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Oltre la F1: Perché il campionato FIA WEC potrebbe essere la tua nuova passione

Stanco della Formula 1? Cerchi alternative valide alla tua passione per le corse a quattro ruote? Il campionato Endurance Fia Wec potrebbe essere la soluzione

Luca Cappelli by Luca Cappelli
15 Ottobre 2024
in News, WEC
Tempo di lettura: 9 minuti
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WEC F1

La Ferrari 499 trionfa a Le Mans - Crediti Foto: 24H Le Mans

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Nell’era di Liberty Media, la F1 sta lentamente, ma inesorabilmente, trasformandosi in un prodotto commerciale, relegando lo sport ad un ruolo marginale nella narrazione. Elementi secondari presentati come spettacolo, piccoli drammi esistenziali messi al centro dell’attenzione, telecronache prive di professionalità (salvo rare eccezioni) e urla senza senso hanno ormai oscurato l’essenza sportiva di quello che un tempo era considerato l’apice del motorsport. Oggi, la Formula 1 appare sempre più come una pallida imitazione di se stessa.

In questo contesto, molti fan si stanno stancando del prodotto offerto dalla società americana Liberty Media e sono alla ricerca di valide alternative alla Formula 1. Con questo articolo, vogliamo aiutarli a orientarsi in questo panorama.

Fortunatamente, il mondo del motorsport è ricco e variegato ed offre numerose alternative per gli appassionati delle quattro ruote. Dal 2023, un campionato in particolare ha iniziato ad attirare sempre più attenzione: il World Endurance Championship (WEC).

In questo articolo esploreremo le ragioni per cui il WEC potrebbe diventare la tua nuova grande passione nel motorsport, confrontandolo con la Formula 1 e spiegando come avvicinarsi a questo affascinante e complesso mondo.

Cos’è il WEC e perché è speciale

WEC F1
Crediti foto: Luca Cappelli

Il World Endurance Championship (WEC) è un campionato mondiale di corse di durata, dove le competizioni possono variare da un minimo di sei ore a un massimo di ventiquattro. La più famosa di queste gare è senza dubbio la 24 Ore di Le Mans, considerata una delle tre corse più prestigiose del motorsport, insieme al Gran Premio di Monaco di F1 e alla 500 Miglia di Indianapolis della IndyCar.

Le gare di endurance si svolgono su circuiti iconici e ricchi di storia. Escludendo Le Mans e Fuji, dove non si corre la Formula 1, gli altri sei circuiti del calendario fanno parte anche del mondiale a ruote scoperte. Tra questi ci sono i moderni tracciati di Qatar, Bahrain e Austin, insieme a quelli più storici come Imola, Spa-Francorchamps e Interlagos. In queste competizioni non conta solo la velocità pura: giocano un ruolo cruciale la strategia su molte ore di gara, il passaggio dal giorno alla notte, le condizioni meteo variabili, l’alternanza dei piloti e l’affidabilità delle vetture.

Un altro aspetto peculiare del WEC è il multiclass racing. Nelle stesse gare competono contemporaneamente vetture di classi diverse. Oggi, la classe regina è composta dai prototipi Hypercar, mentre le vetture derivate dalla produzione appartengono alla classe LMGT3. Solo per la 24 Ore di Le Mans c’è anche la partecipazione dei prototipi monomarca della classe LMP2.

Questo significa che, a differenza della F1, dove tutte le vetture competono su una base tecnica comune, nel WEC ci sono più competizioni in una, con vincitori distinti per ogni classe. Questo offre una dimensione di gara ancora più variegata. Tutte queste variabili rendono le gare di endurance, seppur lunghe, avvincenti e appassionanti.

Oltre a questo, il WEC è anche una vetrina importantissima per l’innovazione tecnologica. Costruttori come Toyota, Ferrari, Porsche, Peugeot, e in passato Audi, Nissan e Mercedes, hanno utilizzato e utilizzano tuttora il campionato come laboratorio per sviluppare nuove tecnologie da applicare alle auto di serie. Basti pensare ai freni a disco, ai fari a LED e allo xeno, che derivano dalle gare Endurance. Anche le tecnologie ibride e l’efficienza nei consumi di carburante giocano un ruolo chiave. La nuova frontiera che il WEC sta per esplorare è l’adozione delle motorizzazioni a idrogeno.

F1 vs WEC: un confronto diretto

F1 WEC
Crediti foto: Autosprint

Il confronto tra Formula 1 e WEC è inevitabile quando si parla di motorsport di alto livello. Sebbene entrambe le discipline si svolgano su circuiti famosi e richiedano una preparazione estrema, differiscono profondamente in termini di filosofia, formato di gara e atmosfera.

La differenza più evidente è la durata delle competizioni. La F1 prevede gare di circa 30 minuti per le Sprint Race e fino a 90 minuti per la gara principale della domenica. Nel WEC, invece, le gare variano tra 6 e 24 ore. Questo richiede una gestione della gara completamente diversa: in F1 si cerca di ottenere la massima prestazione possibile in un tempo relativamente breve. L’affidabilità è un problema marginale (seppur presente), e anche la gestione degli pneumatici, in condizioni meteo normali, è piuttosto omogenea.

Nel WEC, invece, l’affidabilità è cruciale, così come il consumo degli pneumatici e la strategia. Le condizioni della pista possono variare molto nell’arco delle lunghe gare, quindi la preparazione e la strategia devono tener conto di molte più variabili. Anche la gestione degli errori è diversa: in F1, un piccolo errore può compromettere l’intera gara, mentre nel WEC c’è più margine per recuperare da un errore o da una qualifica poco brillante.

In alcuni casi, sopravvivere a condizioni difficili, come nella 24 Ore di Le Mans, diventa più importante della pura prestazione. Un esempio è la Ferrari 499P numero 50, che ha dovuto riparare un problema a uno sportello durante la gara, ma è riuscita a trasformare una strategia di ripiego in una mossa vincente.

Un’altra grande differenza è rappresentata dagli equipaggi. In F1, un solo pilota guida la vettura per tutta la durata della gara. Nel WEC, invece, ogni equipaggio è composto da tre piloti, che devono alternarsi alla guida rispettando un tempo minimo e massimo. Nella classe GT3, i piloti sono suddivisi in categorie Bronze, Silver, Gold e Platinum, in base al loro livello di abilità. Questa alternanza rende necessario trovare un assetto comune che funzioni per tutti i piloti dell’equipaggio, mentre in F1 il pilota può estremizzare l’assetto in base al proprio stile di guida.

Un altro fattore che differenzia le due categorie sono le fasi di doppiaggio. Nel WEC, i doppiaggi sono molto più frequenti e spesso coinvolgono vetture di categorie inferiori o prototipi molto più veloci. Questo aggiunge una grande variabile nella gestione della gara, soprattutto durante le fasi notturne della 24 Ore di Le Mans, dove anche un piccolo errore di distrazione può compromettere l’intera gara.

Passando oltre al solo aspetto sportivo le due categorie si differenziano molto anche a livello di atmosfera ed accessibilità. La F1 è nota per il suo glamour, i Gran Premi si svolgono in alcuni dei luoghi più esclusivi del mondo, come Monaco, Singapore e Abu Dhabi, e attirano celebrità da tutto il pianeta. L’atmosfera è elettrizzante, ma anche molto distante dalla fan base e costosa.

Gli eventi F1 infatti possono essere inaccessibili per molti, con prezzi elevati per i biglietti e una distanza significativa tra i fan e i team.

Nel WEC, l’atmosfera è completamente diversa. Le gare sono più rilassate, ma altrettanto emozionanti. Gli appassionati hanno spesso la possibilità di accedere al paddock, incontrare i piloti e vedere da vicino le vetture. Eventi come la 24 Ore di Le Mans offrono un’esperienza immersiva, con camping, concerti e attività per i fan, rendendo il motorsport più accessibile e intimo.

WEC: come avvicinarsi a questo mondo?

Per un appassionato di motorsport in cerca di emozioni diverse dalla Formula 1, il WEC (World Endurance Championship) può rappresentare una valida alternativa. Gli elementi per godersi uno spettacolo unico non mancano, come descritto nei paragrafi precedenti. Certo, all’inizio l’impatto potrebbe essere complicato da gestire, ma con un po’ di pazienza e alcune informazioni utili si può superare facilmente.

La difficoltà maggiore sarà capire e gestire l’aspetto forse più complesso di questa categoria: il multiclass racing. Il fatto di avere più categorie in una singola gara può inizialmente creare confusione e rendere la visione più complicata, ma ci si abitua rapidamente, specialmente ora che la serie ha soltanto due classi principali, le Hypercar e le LMGT3. L’unica eccezione è la 24 Ore di Le Mans, dove i prototipi LMP2 si aggiungono alle altre vetture in griglia solo per questa tappa del mondiale endurance.

WEC F1
Crediti foto: Luca Cappelli

Come superare questo ostacolo?

Un buon modo per facilitare la comprensione del multiclass racing è cercare in rete delle spotter guide (se ne trovano molte all’inizio della stagione). Queste guide elencano i team e gli equipaggi che partecipano al mondiale, aiutando a orientarsi tra i numerosi nomi dei piloti e delle squadre. Un altro valido supporto è il servizio di live timing offerto dalla FIA sul loro sito.

Personalmente, consiglio l’applicazione FIA WEC TV, disponibile sia in versione desktop che mobile, che fornisce il live timing completo, con opzioni avanzate per seguire le vetture su una mappa GPS del circuito, suddivise per classe o in modalità mista, con la possibilità di selezionare uno o più equipaggi da evidenziare.

Un altro aspetto che può inizialmente creare perplessità è il Balance of Performance (BoP). Si tratta di una serie di limitazioni prestazionali, indicate in apposite tabelle, che consentono di livellare le prestazioni dei vari team. Questo elemento è imprescindibile per la serie, ma può essere facilmente assimilato grazie a una guida introduttiva. Noi ne abbiamo pubblicata una pochi giorni fa (BoP), dove spieghiamo dettagliatamente ogni voce delle tabelle che la FIA modifica di gara in gara per adattare le prestazioni ai vari circuiti del mondiale.

A questo punto, non resta che guardare la gara in TV o, meglio ancora, acquistare un biglietto per seguirla dal vivo.

WEC – Come e dove seguire le gare Endurance?

Ci sono diversi modi per seguire gli eventi del FIA WEC in TV. Chi ha già un abbonamento ai canali Sky Sport può seguire le gare su Eurosport, sebbene con alcune limitazioni sulla copertura in diretta, fatta eccezione per la 24 Ore di Le Mans, che viene trasmessa integralmente. Su Sky Sport Arena, invece, le gare vengono generalmente seguite per intero, anche se non vengono coperti mediaticamente i turni di qualifica.

Per chi desidera un’esperienza più completa, è possibile sottoscrivere due abbonamenti: uno tramite l’app FIA WEC TV e l’altro tramite Discovery+. Entrambi trasmettono le sessioni in diretta a partire dalle FP3, mentre FP1 e FP2 sono visibili solo attraverso il live timing. Il costo degli abbonamenti è piuttosto accessibile e il servizio offerto è di altissimo livello, in grado di intrattenere il pubblico anche durante le 24 ore di gara.

WEC – L’esperienza dal vivo

WEC F1
Crediti Foto: FIA

L’aspetto che personalmente trovo più affascinante del campionato FIA WEC è seguire le gare dal vivo. In questo senso, c’è una netta differenza rispetto alla Formula 1. Partecipare a un Gran Premio di F1 è diventato molto costoso, con i prezzi dei biglietti lievitati, come nel caso della tappa italiana a Monza, dove un abbonamento per tutti e tre i giorni di gara costa in media 500 euro.

Inoltre, chi acquista un biglietto è spesso costretto a rimanere in un posto numerato per tutto il weekend, escluse le zone prato a libero accesso. La zona dei box e del paddock è inaccessibile, a meno che non si abbia un pass giornalistico o VIP, lasciando il fan medio molto lontano dall’azione.

Il campionato FIA WEC, invece, offre un’opportunità unica per chi desidera vivere il motorsport da vicino. Il costo medio dei biglietti per l’intero weekend di gara è di circa 100 euro, con libero accesso a tutte le tribune e la possibilità di esplorare l’intero circuito, comprese le zone più esclusive come il paddock.

Per gli appassionati di corse, è un’esperienza senza paragoni. Potersi avvicinare ai piloti, ai tecnici e ai team principal nel paddock, aspettare fuori dall’hospitality di Ferrari, Toyota o Porsche per farsi autografare i gadget, è qualcosa che un weekend di Formula 1 non potrà mai offrire al tifoso medio.

WEC F1
Crediti Foto: 24 Ore Le Mans

E poi c’è l’evento principale del mondiale: la 24 Ore di Le Mans. Durante l’intera settimana che precede la gara, i fan sono intrattenuti da eventi, sfilate di piloti nel centro storico, prove, qualifiche, gare e concerti, in un’atmosfera unica che avvolge e coccola gli spettatori. Anche se il costo dei biglietti è leggermente superiore rispetto agli altri eventi del mondiale, la quantità e la qualità delle attività proposte dal circuito de la Sarthe e dalla città di Le Mans giustificano pienamente il prezzo.

In conclusione il FIA World Endurance Championship rappresenta una porta d’accesso a un mondo del motorsport ricco di emozioni, adrenalina e possibilità di vivere l’evento da una prospettiva davvero ravvicinata. A differenza della Formula 1, il WEC offre un’esperienza più accessibile ed immersiva per i tifosi, sia che si segua l’azione da casa o direttamente dalla pista. Il fascino del multiclass racing, il contatto diretto con piloti e team, e l’atmosfera unica di eventi leggendari come la 24 Ore di Le Mans rendono questa categoria un’alternativa irresistibile per chiunque desideri esplorare il motorsport sotto una nuova luce.

Che tu sia alla ricerca di competizione ai massimi livelli o semplicemente di un modo più autentico per vivere la passione per le corse, il WEC ha qualcosa di speciale da offrire. Non resta che immergersi in questa nuova avventura e lasciarsi conquistare dalle emozioni dell’endurance.

Tags: F1NewsWEC
Luca Cappelli

Luca Cappelli

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