GP Gran Bretagna 2024 – Già domani potrebbe essere il giorno buono per l’annuncio della promozione di Oliver Bearman in Formula 1. Il pilota di casa, in attesa dell’ufficialità del passaggio in Haas, ha partecipato allo spazio che la Ferrari organizza prima di ogni weekend di gara.
Tre domande e altrettante risposte con Oliver Bearman
Sei un pilota inglese, che cosa significa per te Silverstone e quali sono le caratteristiche che rendono questa pista così speciale?
“Silverstone è per noi inglesi “la pista” per eccellenza. L’atmosfera è unica e il pubblico incredibile. Sulle tribune si vedono migliaia di tifosi che ovviamente vengono a supportare i piloti britannici accanto a molti intenditori che apprezzano il motorsport in genere e la bravura di chi è al volante, al di là della nazionalità. Detto questo, mettendo da parte qualunque campanilismo, Silverstone è un circuito straordinario con alcuni passaggi che hanno fatto la storia del motorsport. Guidare una monoposto a Copse o a Maggots e Becketts regala sensazioni incredibili che difficilmente possono essere descritte. Chiedete a qualsiasi pilota, dalla Formula 1 alla Formula 3: non ne troverete uno che non ami Silverstone”.
Sei pilota di riserva della Scuderia Ferrari HP e un membro della Scuderia Ferrari Driver Academy. Cosa ti ha dato il percorso che hai fatto fino ad ora?
“La Scuderia Ferrari Driver Academy mi ha fatto fare un salto di qualità sia dal punto di vista della consapevolezza tecnica, sia sotto il profilo della preparazione atletica. Far parte di questo programma mi ha permesso di potermi preparare come da solo non avrei mai potuto fare. Lo scorso anno ho avuto la possibilità di esordire al volante di una vettura di Formula 1 e non dimenticherò mai il mio primo test a Fiorano con la vettura del 2021. Quest’anno ho avuto la possibilità di diventare reserve driver del team e questo mi ha permesso di iniziare a lavorare con il personale della Scuderia e di iniziare a lavorare per molte ore al simulatore”.
![Oliver Bearman, Ferrari SF-24 - Gp Arabia Saudita 2024](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/04/Oliver-Bearman-Ferrari-SF-24-Gp-Arabia-Saudito-2024-jpg.webp)
Quando hai capito che volevi fare il pilota?
“In casa abbiamo sempre respirato motorsport perché mio nonno faceva il pilota e anche mio padre, seppure a livello di gare club. Per questo quando avevo tre o quattro anni sapevo già riconoscere tutti i modelli di vettura, fossero da corsa o di serie. Fu proprio mio nonno a portarmi un giorno in un kartodromo: lì noleggiammo un kart e completai i miei primi giri. Mi piacque talmente tanto che per Natale i miei genitori mi regalarono il mio primo kart. Da quel momento non ho più smesso di guidare e penso ancora che sia una delle sensazioni più belle del mondo“.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP