L’annuncio shock dell’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes-AMG, previsto a partire dalla stagione 2025 ha ufficialmente aperto nuove prospettive per il mercato piloti.
Il toto sedile per uno dei posti più ambiti del circus sta dando vita a numerose suggestioni e stampa e social ogni giorno tirano in ballo un nuovo nome.
Mentre si suggerisce un ingresso in tempi record di Andrea Kimi Antonelli, un romantico ritorno di Mick Schumacher o addirittura un ingresso del redivivo Alonso, le notizie certe rasentano lo zero.
La certezza è solo una: tutti vogliono il sedile in Mercedes.
Ma è davvero così?
Hamilton lascia la Mercedes creando un grosso vuoto
La rapida escalation che ha portato a questo storico trasferimento ha colto di sorpresa chiunque, anche Toto Wolff stesso, il quale deve adoperarsi in un complicato casting.
Il ruolo da attore nel film della Mercedes in Formula 1 è molto ambito, la recente storia del team e la possibilità di riportare il team di Brackley in cima al podio fa gola a chiunque.
Dunque la F1 si trova di nuovo in piena silly season, una fase particolare in cui le gole profonde si smentiscono a vicenda mentre i più abili cercano di origliare fantomatiche telefonate tra manager o incontri segreti.

I dubbi sulle performance della Mercedes
Nonostante il portfolio di Mercedes-AMG possa contare su numerosi record, è importante considerare lo scenario attuale.
Il regolamento tecnico introdotto nel 2022 ha radicalmente trasformato le monoposto di Formula 1 e gli ingegneri di Brackley non sono riusciti a portare in pista una wing car da mondiale.
La filosofia “senza pance” è stata un vero disastro, come ammesso dallo stesso Wolff al termine di una stagione che ha messo a dura prova i nervi del 7 volte campione del mondo Hamilton.
Con un progetto cambiato in corsa durante il 2023, Mercedes sembra aver ritrovato fiducia, ma bisogna considerare che il 2024 è da ritenersi un anno cruciale per il futuro del team.
La nuova monoposto rappresenta un nuovo inizio, con pro e contro annessi: una vettura completamente nuova porta con sé speranze, ma anche molti dubbi sul suo effettivo rendimento in pista.
Se la W15 dovesse fallire, il 2025 sarebbe un anno di galleggiamento, in attesa della rivoluzione tecnica del 2026, non esattamente la situazione ideale per un pilota desideroso di abbracciare un nuovo progetto.
George Russell, capitan futuro di Brackley
Un altro fattore da tenere in conto, soprattutto quando si parla di un team affamato di vittorie, è lo status dei piloti.
George Russell è un prodotto a Km0 del vivaio di Brackley e, gara dopo gara, conferma di avere la stoffa del campione. L’addio di Hamilton elimina ogni dubbio su chi assumerà il ruolo di prima guida.
Paradossalmente, Wolff si è liberato di una grossa gatta da pelare e la scelta del nuovo driver potrebbe tenere conto non solo del talento puro, ma anche della capacità di obbedire ai team order.
Dunque, chiunque otterrà questo sedile, molto probabilmente, dovrà accontentarsi delle briciole lasciate da un vorace Russell. Esiste davvero un pilota di Formula 1, la cui ambizione è semplicemente avere un posto fisso presso gli uffici del comune di Brackley?
Crediti foto: Mercedes AMG F1