In una lotta mondiale così serrata, come quella a cui stiamo assistendo quest’anno, ogni minimo particolare può fare la differenza. Quando c’è in ballo un riconoscimento importante e speciale – il Titolo di campione del Mondo – la pressione può a volte giocare brutti scherzi. Lando Norris, attuale leader della Classifica Piloti, sa bene di cosa si tratta. D’altronde, per buona parte della stagione si è ritrovato a rincorrere il proprio compagno di squadra che, sorprendentemente, aveva alzato di molto l’asticella.
Consapevole di avere per la prima volta tra le mani un mezzo così dominante, il pilota della McLaren non poteva farsi sfuggire quest’occasione, anche perché dal 2019 l’inglese sognava di poter lottare con gli altri piloti con cui aveva condiviso le categorie propedeutiche. Dunque, con una MCL39 così forte, Norris aveva almeno il dovere di provare qualcosa di diverso per mettere pressione a Oscar Piastri.
Come da lui stesso ammesso, sembrerebbe aver trovato un nuovo espediente che gli mette meno pressione. Attraverso il volante i piloti hanno la possibilità di dare un’occhiata al delta time, cioè un indicatore di tempo che confronta il tuo giro attuale con quello precedente o con il migliore. Il papaya ha rinunciato al delta time. Ciò significa che durante le sessioni di qualifica, Lando non può contare – per sua volontà – su questo dato.
Se sbaglia l’approccio della prima curva, non saprà quando tempo avrà perso. Tuttavia, ciò gli permette di affrontare al meglio ogni altro settore. Al momento, questo artificio sta dando i suoi frutti: rispetto a una situazione iniziale di svantaggio in qualifica, Norris è riuscito a superare Piastri nel confronto diretto dei push lap.

Lando Norris spiega perché non fa più riferimento al delta time
“Molto spesso i giri in cui non so cosa successo o come siano andati, sono quelli che faccio meglio“, aveva dichiarato Norris dopo aver conquistato la pole position del Messico. “Da Monaco in poi, non sto più usando il delta time in qualifica. Questo significa che devo spingere nonostante tutto”.
“Poco importa l’inizio del giro, poco importa se in quella curva avrei potuto fare di più. Immagino che non avendo alcun riferimento, provi sempre a massimizzare ogni curva al massimo“. In effetti, dopo l’Australia, Lando non era più riuscito a posizionarsi in pole position. Proprio a Monaco aveva ottenuto un’importante partenza al palo che gli aveva garantito la vittoria nel Principato.

Questo espediente, al momento, sta permettendo a Norris di posizionarsi spesso davanti al proprio compagno. Probabilmente, partire in diverse occasioni davanti a Piastri, lo ha aiutato nella sua rimonta.
La differenza tra una mente libera e una mente pensierosa
In un campionato in cui ogni millesimo può valere una vittoria o una sconfitta, Lando Norris ha trovato nella semplicità e nella fiducia in sé stesso la chiave per ritrovare costanza e velocità. Rinunciare al delta time, non è solo una scelta tecnica, ma anche mentale: un modo per liberarsi dal peso del controllo e riscoprire il piacere puro della guida, quello che spesso fa la differenza.

Se questa nuova filosofia continuerà a premiarlo, lo scopriremo solo nelle ultime quattro battute di questa stagione. Il distacco dal proprio compagno di squadra è solamente di un punto, mentre Max Verstappen aleggia ancora nei pensieri della McLaren, dopo aver ridotto il vantaggio siderale dei papaya a 36 punti. Ma la mente libera del pilota inglese potrebbe essere il turning point di questo campionato.
Crediti foto: McLaren, Oracle Red Bull Racing
Seguici sul nostro canale Youtube: clicca qui





