Nikita Mazepin, ex pilota di Formula 1, ha recentemente condiviso riflessioni sul suo passato nel massimo campionato automobilistico, rivelando un trauma legato alla fine prematura della sua carriera nella categoria regina del motorsport. “Avevo programmato di trascorrere almeno cinque anni in Formula 1 e di ottenere un certo successo. Ero tra i primi 20 piloti al mondo, con un contratto quinquennale con la Haas“, ha dichiarato il russo sottolineando le sue aspettative iniziali e l’amarezza per non aver potuto realizzarle.
L’uscita di Mazepin dalla Formula 1 risale al 2022, quando il team Haas decise di interrompere il contratto con il pilota russo in seguito alla crisi geopolitica legata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Questo evento ha segnato un punto di svolta nella carriera del pilota, che da allora ha cercato nuove opportunità per continuare a gareggiare ai massimi livelli.
Una nuova avventura alla 24 Ore di Dubai
Nonostante sia consapevole che il suo tempo in Formula 1 sia ormai concluso, Mazepin non ha intenzione di rinunciare alla sua passione per le corse. La prossima tappa della sua carriera lo vedrà impegnato nella prestigiosa 24 Ore di Dubai (qui il nostro approfondimento), la gara endurance che apre le operazioni in chiave 2025.
Mazepin parteciperà alla competizione nella classe sperimentale GTX, al volante di una Rossa LM GT. Questa vettura, sviluppata specificamente per la categoria GTX, rappresenta una sfida intrigante per il pilota russo, che cercherà di dimostrare le sue capacità anche al di fuori del palcoscenico della Formula 1.
Ad accompagnare Mazepin in questa avventura ci saranno due compagni di squadra di grande esperienza: Roman Rusinov e Harrison Newey. Rusinov, ex pilota del campionato mondiale Endurance (WEC) con il team G-Drive, è noto per la sua esperienza nelle gare di durata. Harrison Newey, figlio del leggendario progettista Adrian Newey, porta con sé un bagaglio di conoscenze e talento che potrà rivelarsi fondamentale per il successo del team.
24 Ore di Dubai: un’occasione per Mazepin
La 24 Ore di Dubai, che si svolge ogni anno presso il Dubai Autodrome, è una gara che mette alla prova la resistenza fisica e mentale dei piloti, oltre alle prestazioni delle vetture. Con oltre 80 squadre iscritte e una varietà di classi in competizione, l’evento rappresenta una vetrina importante per driver e squadre di tutto il mondo.
Per Mazepin, questa gara rappresenta non solo una nuova sfida sportiva, ma anche un’opportunità per rilanciare la sua carriera nel motorsport bloccatasi di colpo dopo le sanzioni occidentali verso persone e gruppi legati all’orbita di Vladimir Putin. “Voglio continuare a gareggiare e dimostrare di poter essere competitivo in diverse categorie“, ha spiegato il pilota russo. La classe GTX, caratterizzata da vetture ad alte prestazioni con specifiche sperimentali, sembra essere il palcoscenico ideale per il rilancio.
La partecipazione di Nikita Mazepin alla 24 Ore di Dubai segna un capitolo importante nella sua carriera post-Formula 1. Dopo una chiusura forzata e inattesa del suo percorso nel massimo campionato (c’è stato anche un contezioso per il gruppo Uralkali di cui il padre Dimitrij è titolare e la Haas, ndr), il pilota russo si prepara a rimettersi in pista, in ogni senso. Sarà interessante vedere se questa nuova avventura potrà rappresentare un punto di svolta per Mazepin e aprire altre strade, anche quella che riconduce alla F1.
Crediti foto: Haas F1, Porsche