Trentanove anni fa, nel bel mezzo del weekend del Gran Premio d’Austria, Niki Lauda annunciava il suo definitivo ritiro dalle corse di Formula 1. Ormai pienamente assorbito dalla creazione della sua compagnia aerea, la Lauda Air, comunicò alla stampa mondiale la sua perdita di stimoli e la fine della sua carriera come pilota a fine stagione.
Il GP d’Austria di quell’anno fu caratterizzato da un brutto, ma per fortuna innocuo, incidente di Andrea De Cesaris, la cui monoposto si ribaltò più volte su se stessa, e dal ritiro di Lauda al quarantesimo giro. Fino a quel momento, l’austriaco aveva condotto la gara in testa con più di trenta secondi di vantaggio sul secondo, ma lo scoppio del motore della sua McLaren lo costrinse a terminare anzitempo il GP di casa.
Oggi, come allora, una settimana dopo si sarebbe svolto il Gran Premio d’Olanda, ed è proprio sul circuito di Zandvoort che Lauda ottenne la sua ultima vittoria in un Campionato Mondiale di F1. Una vittoria sudata, frutto di un intenso duello con il compagno di squadra Alain Prost, culminato con un tentativo di sorpasso a quella che allora si chiamava la chicane Marlboro e una decisa difesa del primo posto da parte del tre volte iridato.
Con questo trionfo, Lauda confermò ancora una volta il suo straordinario talento e la sua determinazione, prima di chiudere definitivamente il capitolo della sua leggendaria carriera in Formula 1.