Newey vs Ferrari: non c’è partita!

Sono i numeri a spiegare, al di là di ogni dubbio, che la Ferrari ha bisogno di ingaggiare Adrian Newey

Si possono paragonare due entità che non si sfidano direttamente in pista? A rigor di logica la risposta sarebbe negativa. Ma, visto che ci piace giocare (fino a un certo punto) coi numeri, vi offriamo un raffronto che dà la misura di quanto sarebbe necessario per la Ferrari accaparrarsi le prestazioni di Adrian Newey, il geniaccio inglese che piace a mezza griglia di partenza.

Partiamo dal 1991. Ayrton Senna e Gerhard Berger vincevano il Costruttori con la McLaren (il brasiliano si laureò campione del mondo piloti, ndr). La Williams, affidata a Nigel Mansell e al nostro Riccardo Patrese e giunta seconda, annoverava tra le sue fila un giovane tecnico che si era messo in luce con la Leyton House.

Sì, proprio lui, quell’Adrian Newey che oggi dopo trent’anni e poco più è diventato l’ingegnere più titolato della storia della Formula Uno.

Proprio da quel campionato, ossia da quando una vettura su cui ha messo le mani vinto una gara, il confronto con la Rossa è impietoso. Vedere per credere.

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Crediti foto: Formulacritica, Oracle Red Bull Racing

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