Newey – Ferrari: grandi poteri ed enormi responsabilità

L'ingaggio del pilota e del tecnico più vincenti di sempre aumenterà a dismisura la pressione sulla Ferrari alla quale non sarà concessa la possibilità di fallire

Abbiamo scelto di non fare rumore, ma faremo rumore. Presto saprete chi arriverà”. Questo affermava Frédéric Vasseur nel Giugno del 2023. In effetti il mercato della Ferrari è stato un vero e proprio boato. E l’eventuale ingaggio di Adrian Newey ne sarebbe l’amplificatore.  

Le prime avvisaglie erano giunte con l’arrivo di Loïc Serra strappato alla Mercedes. Un tecnico importante che occupava una posizione di rilievo all’interno della compagine della Stella a Tre Punte. Ma non era questo il colpo che avrebbe fatto rumore e destato scalpore.

In pieno inverno, a Febbraio, è arrivato il boato clamoroso: l’ingaggio di Lewis Hamilton. L’approdo del sette volte campione del mondo va letto in una strategia più ampia che si potrebbe completare con l’arrivo a Maranello di Adrian Newey che ieri ha dato ufficialmente l’addio alla Red Bull. Ora le parole di Vasseur assumono un significato diverso, più pieno.

Piano piano, ma in maniera inesorabile, il puzzle ferrarista va componendosi. Vasseur, arrivato in GeS all’inizio del 2023, ha avuto mandato pieno da John Elkann e Benedetto Vigna per poter operare una vera e propria rivoluzione. La sua prima stagione in rosso è servita come grande apprendistato. Un finto noviziato col quale ha  compreso cosa funzionava ma soprattutto cosa non andava nel mondo ferrarista.

Pochi mesi sono bastati all’ex Sauber per capire che era necessario mettere in pratica lo stratagemma che aveva in mente la proprietà: sbancare e sbaragliare. Ferrari intende metter su un team iper competitivo che nel 2026 è chiamato a vincere. 

Ferrari Miami
Frédéric Vasseur, team principal Scuderia Ferrari HP

Newey – Ferrari: non solo benefici, ma anche grandi responsabilità

Pochi giri di parole: all’alba di un nuovo regolamento tecnico, se ingaggi l’ingegnere più vincente di sempre, l’uomo dalle grandi intuizioni, la persona che riesce a indirizzare lo sviluppo filosofico di un’era sportiva, i tifosi vorranno il titolo. E quello bisogna offrire loro. Senza se e senza ma.

Abbinare a una figura ingegneristica di siffatta portata un pilota che ha ottenuto sette titoli in carriera e che conta su un attivo di 103 vittorie non fa altro che aumentare la responsabilità del Cavallino Rampante nei confronti della propria fan base.

Adrian Newey, quindi, è al contempo un’opportunità, una grandissima opportunità, ma anche un rischio. L’ingegnere inglese deve essere messo in condizioni di determinare. Bisogna costruire, in pratica, quelle condizioni lavorative nelle quali riesce a far emergere il suo genio, la sua natura rivoluzionaria, la capacità di fare la differenza proprio quando il quadro normativo è fresco e ampiamente interpretabile. 

Con una Mercedes ancora in difficoltà e che deve definire il suo futuro anche nella sostituzione di Hamilton, una Red Bull in cui le incognite vincono sicuramente sulle certezze e nella quale anche Verstappen potrebbe dire addio, una Aston Martin che studia da grande ma non si sa se potrà già esserlo nel 2026, una McLaren in crescita ma che deve risolvere il dilemma della direzione tecnica e un’Audi Sauber che sembra troppo acerba per competere per il bottino grosso nell’anno del suo debutto, la Ferrari avrà gli occhi puntati addosso perché sarà quel gruppo che tutti ritengono debba vincere il mondiale. Al primo colpo.

La pressione su Vasseur e i suoi sarà quindi elevatissima. Intendiamoci, è una dolce preoccupazione quella dei ferraristi che si troveranno dopo anni a giocare il ruolo del gruppo favorito. Perché è inutile paraventarsi dietro al proverbiale dito. Un dream team del genere ha un solo scopo: vincere. Possibilmente aprendo un ciclo.

Adrian Newey, l’oggetto del desiderio di tutta la Formula Uno

La Ferrari ha un’opportunità d’oro rappresentata dai nuovi regolamenti, da un pilota motivato come Hamilton, da un altro fortissimo come Charles Leclerc e da un tecnico che vuole dimostrare di poter incidere in una squadra che non riesce a guidare il carro da tre lustri.  

Ci sono tutti gli elementi per scrivere la storia. E proprio per questo la Ferrari non può permettersi di sbagliare il minimo passo. Quella di Newey, qualora diventerà certezza, rappresenta una possibilità senza precedenti  che la Ferrari ha l’obbligo di cogliere.


Crediti foto: F1, Scuderia Ferrari

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