Nessuno salvi Imola

Imola potrebbe essere una delle vittime dello sfratto della Formula 1 dall'Europa. È davvero necessario salvare il GP dell'Emilia Romagna?

In una F1 sempre più americana, l’Europa non appare più come una priorità ed ecco che diversi circuiti storici del Vecchio Continente finiscono con l’essere esclusi dal calendario. Tra le location prossime a ricevere una lettera di licenziamento dal circus, troviamo Imola.

Una Formula 1 sempre più amante dei cittadini

L’attuale calendario da 24 – dall’anno prossimo 25 – appuntamenti mette in evidenza le nuove esigenze del circus: ai classici circuiti con erba e ghiaia oggi si preferiscono tracciati semipermanenti, come le unghie degli ospiti del Paddock Club.

La rivalsa dei circuiti cittadini è accompagnata anche da un cambio di latitudine, portando il baricentro della Formula 1 ben lontano dall’Europa: le nuove proposte, spesso accettate ancora prima di essere presentate, provengono quasi sempre da paesi mediorientali o USA.

In questo contesto, il Vecchio Continente risulta poco competitivo in quanto carente di quello spettacolo, ai margini della pista, che tanto piace alla buyer persona di Liberty Media.

Il ballottaggio tra Imola e Monza

Nonostante la lunghezza titanica, il calendario F1 sembra non avere più posto per 2 GP in Italia, creando un ballottaggio tra i 2 storici circuiti del Bel Paese. Da un lato troviamo Monza, dall’altro Imola:

L’agonia di Imola: una mera questione politica

Il ritorno di Imola nel 2020 avvenne in modo piuttosto repentino, in sostituzione al Gran Premio di Cina cancellato durante il caotico campionato 2020 afflitto dall’epidemia di COVID-19.

Quest’anno il GP di Cina si è svolto regolarmente e, nonostante ciò, Imola è rimasta in calendario, ma sembra non essere in grado di fronteggiare i moderni tilkodromi.

Mentre in TV i cronisti attuano una ridicola propaganda, dichiarando biglietti di Imola sold out già durante il GP di Miami, sul sito dell’organizzatore è ben evidente un calo delle vendite, con ampia disponibilità di tagliandi per quasi tutti i settori. Smentita che arriva dalla stessa voce baritonale la quale, durante le prove libere del venerdì, invita gli spettatori a comprare i biglietti per “gli ultimi posti” della domenica.

Nel frattempo, diverse sigle sindacali si sono unite dichiarando lo sciopero del trasporto ferroviario domenica 19 e lunedì 20 maggio: una vera mazzata per le migliaia di spettatori in viaggio verso. Qui arriva la grande mossa del Governo italiano: il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini si gioca la carta della precettazione. Una firma su carta intestata ed ecco che il problema è risolto, il GP è salvo, il partito sale nei sondaggi e ci si prepara alla prossima mossa.

Concedete l’eterno riposo a Imola

In un gran premio ormai morente, tenuto su un circuito inadeguato alle giganti monoposto ibridi, il suono dei V6 riempie di tristezza le tribune, disturbando l’eco di leggendari duelli che, nei momenti di silenzio, riecheggiano nei cuori di chi Imola l’ha sempre vissuta come un’esperienza intima.

Imola è anche teatro di uno dei weekend più nefasti della Formula 1, il ricordo di Ratzenberger e Senna è permanente e non è sicuramente necessario incollare stickers sulle monoposto o verniciare di giallo i caschi per tenere viva la memoria dei grandi eroi del motorsport.

Il vecchio caro GP di San Marino è una creatura moribonda, la cui sofferenza è catalizzata da un accanimento terapeutico.

Abbiate pietà di Imola, staccate la spina e lasciatela morire in pace.

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