Il TT Circuit di Assen, cuna vera e propria “Cattedrale della MotoGP”, si candida ad accogliere la F1. A pochi mesi dalla conferma che Zandvoort uscirà dal calendario iridato dopo l’edizione del 2026, i vertici del leggendario tracciato olandese aprono per la prima volta in modo concreto a un possibile ingresso nel Circus. Per ora si tratta di ipotesi, ma una trattativa, magari sfruttando la rotazione dei gran premi europei, non è da escludere.
F1 – La fine dell’era Zandvoort e lo spazio che si crea per Assen
La conferma che Zandvoort non rinnoverà il proprio contratto con la Formula 1 ha aperto una finestra di opportunità. Il circuito costiero, rilanciato nel 2021 grazie alla spinta popolare generata da Max Verstappen, non è riuscito a ottenere il supporto pubblico necessario per garantire la sostenibilità dell’evento. Neppure l’ipotesi di una rotazione biennale, proposta da Liberty Media con altri GP europei, è riuscita a salvarlo.

Assen si candida: una nuova era per la Cattedrale del motociclismo?
L’apertura di Assen alla massima serie del Circus arriva in un momento chiave per gli equilibri del motorsport mondiale. La recente acquisizione della MotoGP da parte di Liberty Media – la stessa holding che controlla anche i diritti commerciali della Formula 1 – sta generando nuove sinergie tra le due principali piattaforme globali del motorsport. In questo scenario, l’eventuale approdo della F1 in un tempio delle due ruote come Assen assume un significato che va oltre la mera logistica o l’opportunità contingente.
“Non c’è un’offerta formale sul tavolo, ma se la Formula 1 è interessata a correre nei Paesi Bassi, noi siamo pronti”, ha dichiarato Arjen Bos, direttore del circuito, in un’intervista a NPO Radio 1. “Ospitare un Gran Premio è realistico per le nostre strutture. Ci riteniamo pienamente all’altezza”.
Caratteristiche tecniche del tracciato di Assen
Il circuito di Assen, nella sua configurazione moderna, misura 4.555 metri e conta 18 curve, di cui 12 a destra e 6 a sinistra. È un tracciato fluido e tecnico, noto per il suo ritmo veloce e i cambi di direzione rapidi. Il rettilineo principale è lungo 560 metri, con una larghezza complessiva della pista variabile tra i 10 e i 14 metri, elementi che lo rendono potenzialmente compatibile con le esigenze della Formula 1 moderna in termini di sicurezza e spettacolo.
Nel corso degli anni, il tracciato ha subito diversi adeguamenti, l’ultimo dei quali nel 2006, proprio per migliorare accessibilità, sicurezza e infrastrutture. Le strutture d’accoglienza e logistiche sono in grado di gestire afflussi paragonabili a quelli richiesti per un evento del livello della Formula 1.

Europa in bilico nel calendario globale
Bos non nasconde le difficoltà legate a un potenziale ingresso, in un contesto in cui la Formula 1 spinge verso nuovi mercati. Il recente rinnovo del Gran Premio d’Austria fino al 2041 è solo l’ultimo esempio di una strategia orientata alla stabilità su alcuni fronti, ma allo stesso tempo alla continua espansione fuori dal vecchio continente.
“È evidente che, se alcuni eventi dovranno essere esclusi, le gare dell’Europa occidentale saranno le prime a rischiare”, ha spiegato Bos. “La Formula 1 è sempre più globale e noi sappiamo che le nostre possibilità non sono elevate. Ma se si presenterà l’opportunità, la valuteremo seriamente”.
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