F1: per Monza non è ancora finita

Angelo Sticchi Damiani rassicura sulla tenuta del Gran Premio d’Italia, ma c’è ancora tanto da fare per rimodernare l’autodromo brianzolo.

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, dalle colonne del “Corriere della Sera”, si ritiene soddisfatto dei lavori migliorativi effettuati all’autodromo di Monza che hanno riscontrato numerose difficoltà tra maltempo, residui bellici spuntati in maniera beffarda e vari ritardi che nel nostro amato paese non mancano mai.

I lavori hanno comportato la riasfaltatura completa del circuito, tre nuovi sottopassi, nuove uscite separate per il pubblico e i mezzi e marciapiedi rialzati per la sicurezza dei tifosi.

La grande sfida per Monza è garantire maggiori spazi per la Formula 1, un tema molto caro a Liberty Media e che darebbe maggior forza nella trattativa, con l’obiettivo di chiudere un contratto decennale per ospitare il Gran Premio d’Italia.

Per Sticchi Damiani, un primo passo sarebbe utilizzare tribune temporanee piuttosto che quelle fisse, ma per fare tutto ciò bisognerebbe prodursi in un ulteriore sforzo economico.

Monza
Comparazione tra le due versioni della Prima Variante del circuito di Monza.

L’ACI ha già investito ben 46 milioni per mantenere il Gran Premio e dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sono stati iniettati ben 77 milioni di euro tramite la Regione Lombardia.

Sticchi Damiani mette in conto altri 45 milioni di euro di manutenzione extra per la pista per il 2027. Quindi si parla di 15 milioni di euro all’anno. Il presidente dell’ACI chiede questi esosi aiuti economici per permettere all’autodromo brianzolo di vivere 365 giorni all’anno, aprendosi anche ad ospitare concerti e altre manifestazioni.

Con la Thailandia, la Corea del Sud e la Turchia che bramano la F1, il futuro di Monza non sembra più così roseo se non si fa squadra.


Crediti foto: Formulacritica, F1

Exit mobile version