Il colore dei soldi

In occasione della riapertura dell'autodromo di Monza, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e il presidente dell'Automobile Club Italia, Angelo Sticchi Damiani, hanno discusso degli investimenti necessari per mantenere il Gran Premio d'Italia in F1

Ieri, alla riapertura dello storico tracciato brianzolo, il ministro Salvini e il presidente dell’ACI, Sticchi Damiani, hanno fatto il punto della situazione riguardante l’autodromo nazionale di Monza. Negli ultimi sette mesi il circuito ha subito numerosi lavori di ammodernamento e messa in sicurezza, anche con un nuovo asfalto approvato dai piloti durante i test della Kateyama.

Il manto è stato calcato per la prima volta la scorsa domenica. Sono stati realizzati anche nuovi sottopassi per migliorare la sicurezza degli spettatori e degli addetti ai lavori.

Questi lunghi lavori di manutenzione sono costati ben 32 milioni di euro, con un mancato fatturato che va dai 4 ai 6 milioni di euro. E sono solo il primo di tanti passi da compiere. Sticchi Damiani, nel 2019, aveva preventivato 77 milioni di euro per rimettere a lucido l’impianto, ma cinque anni dopo il costo è lievitato del 40%, arrivando a circa 30 milioni di euro. Questi 30 milioni di euro dovrebbero arrivare dal governo nazionale.

I nuovi lavori, che dovrebbero partire dopo il Gran Premio d’Italia, riguarderanno l’ampliamento del Paddock Club, l’aggiunta di un piano alla palazzina dei box e la sostituzione delle tribune mobili, costruite con tubolari, con nuove tribune permanenti dotate di tutti i comfort. Il ministro Salvini, insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, stanno lavorando per mantenere questa promessa.

Gp Italia Monza
Vista aerea della Curva Parabolica del tracciato di Monza, sede de Gp d’Italia di F1

Oggi, gli organizzatori del Gran Premio d’Italia pagano a Liberty Media 20 milioni di euro per rimanere in calendario. Se il rinnovo ci sarà avverrà a un costo maggiore: 150 milioni di euro per cinque anni. Se si riuscisse a strappare un accordo decennale, come quello di Silverstone, la tassa raddoppierebbe.

Monza vuole rinnovarsi per funzionare 365 giorni all’anno, ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Nel frattempo, Corea del Sud, Thailandia e Turchia attendono, mentre l’idea della rotazione fra Gran Premi europei è più viva che mai.


Crediti foto: F1

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