C’è un dato statistico inconfutabile: ogni singolo Gran Premio è stato vinto da Max Verstappen con una macchina disegnata da Adrian Newey. A questo elemento se ne associa un altro: i quattro titoli iridati conquistati dall’olandese dal 2021 al 2024 sono stati firmati da un propulsore Honda.
Questo pacchetto vincente ha fatto armi e bagagli e si è trasferirà a Silverstone, presso quella Aston Martin che cova ambizioni di altissima classifica per spezzare l’alternanza tra le solite compagini abituate a primeggiare.
Red Bull 2026: dubbi sul comparto motori
Nel 2025 la Red Bull consumerà l’ultimo anno di matrimonio con il motorista nipponico. Poi sarà una vera e propria rivoluzione. Il comparto motori di Milton Keynes dovrà sfornare la prima Power Unit fatta in collaborazione con Ford che si occuperà prettamente della parte elettrica, considerando il suo know-how, soprattutto in materia di accumulatori.

Red Bull lavora da tempo alla costruzione di questo comparto ma c’è un po’ di scetticismo intorno al progetto visto che un costruttore senza storia dovrà cimentarsi con unità molto complesse e, soprattutto, dovrà vedersela con motoristi affermati e con alle spalle colossi industriali con grandi capacità di sviluppo.
Forse anche per questo motivo Max Verstappen ha ottenuto che nel suo contratto fosse inserita una clausola rescissoria che potrebbe attivarsi proprio se le prospettive future non saranno in linea con le attese di chi vuole partecipare per vincere e non per far da spettatore non pagante.

Montoya suggerisce a Max Verstappen di valutare Aston Martin
L’ex pilota di F1 Juan Pablo Montoya, proprio valutando il futuro di medio periodo della scuderia austriaca, ha sostenuto che per Max Verstappen unirsi ad Aston Martin, con conseguente reunion con Adrian Newey e Honda, è un’ipotesi da valutare concretamente.
L’Aston Martin ha vissuto una stagione 2024 di F1 assai deludente, in totale controtendenza rispetto al 2023. Il team di Lawrence Stroll non è stato capace di superare la soglia dei 100 punti, un bottino assai magro frutto di una serie di scelte tecniche errate prese a metà della passata annata. Fernando Alonso non ha conquistato nemmeno un podio. Lance Stroll ha fatto peggio ancora, visto che ha portato solo 24 dei 94 punti totali per Aston Martin.
Nonostante ciò, Montoya pensa che il pilota canadese non sia poi così negativo in termini di prestazioni. Lo reputa quindi un punto fisso del team – forse anche per questioni di parentela – e pensa che colui che prima o poi dovrà farsi da parte per ragioni anagrafiche sia proprio Alonso.
“Non credo che Lance sia così cattivo come la gente dice che sia”, ha detto Montoya a Instant Casino. “È migliorato, ma non sono sicuro di quale sia il poco che gli manca o di cosa abbia bisogno. Penso che la cosa difficile sia il punto in cui Fernando beneficerà del coinvolgimento di Adrian Newey. Se tutto si allinea bene, l’Aston potrebbe vincere nel ’27 o nel ’28, non prima. Ma entro il 2028, Fernando avrà 47/48 anni. Allora, chi ci sarà? E a quel punto, Lance vuole ancora correre?”.
Se Stroll o Alonso dovessero lasciare il team nel prossimo futuro, Montoya non sarebbe sorpreso di vedere arrivare Verstappen in una reunion con Newey e Honda. “Non sarebbe la cosa più sorprendente del mondo se Max Verstappen si unisse all’Aston Martin, vero?“, si è chiesto Montoya. “Honda e Newey sarebbero abbastanza felici di avere Max alla guida dell’auto“.

Per ora quelle dell’ex pilota colombiano sono delle speranze non supportate da elementi fattuali. È chiaro però che certe sensazioni sono condivise da molti osservatori, visto che Max Verstappen si esalta in quegli ambienti lavorativi che lo mettono al centro del progetto tecnico. Red Bull lo ha fatto e ne ha beneficiato, ma non è detto che nel prossimo futuro, anche in presenza di uno stravolgimento normativo, questo modello possa replicarsi.
Lawrence Stroll è in Formula Uno per vincere e ha dimostrato di non badare a spese per creare una line-up tecnica di primissimo livello. Max Verstappen sarebbe la proverbiale ciliegina sulla torta. Chissà che certi legami non possano effettivamente ricostituirsi.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Aston Martin F1