“Vieni con me a Montecarlo”, recitava Jean Alesi nel 1994 nello spot per ‘I Pilotissimi’. Una pubblicità che un pò ricordo, anche se devo ammettere che acquistai quel volume anni dopo, su eBay. E sono ancora in possesso di un articolo di Pino Allievi del maggio 2016 relativo ai cinquant’anni dall’esordio di una monoposto McLaren. Proprio nel Principato. Andiamo allora a ripercorrere qualche statistica storica di questo Gran Premio.
Se pensi a Montecarlo…
Montecarlo -forse- ha una storia a sé non solo per le caratteristiche di quel tracciato. Ayrton e Lorenzo Bandini, certo, ma ricordiamo che -proprio- nel Gran Premio di Monaco del 1978 Patrick Depailler conquistò la prima vittoria. E, in precedenza, l’ultimo podio di Luigi Musso e l’incipit su quei gradini di Eugenio Castellotti e Peter Collins.
Un calcio…a Montecarlo
Montecarlo e…Come quest’anno, anche nel 1967 lo scudetto venne assegnato all’ultima giornata. Nelle settimane successive il primo podio, sul tracciato del Principato, di Chris Amon. La gara venne vinta da Danny Hulme, suo connazionale, al primo successo in Formula 1. L’edizione ’97 si disputò l’11 maggio, giorno dell’ultima gara di Nicola Larini e dell’ultima rete in Serie A di Fausto Pizzi. Il Gran Premio del 1993 invece andò in scena il 23 maggio, nella domenica dell’explicit realizzativo con la Juventus di David Platt.
Emozioni nel Principato
Vi chiedo scusa se in questo pezzo sono stato ‘ripetitivo’ con alcune parole. E se lo farò ancora. Ma Montecarlo è un circuito particolare. E non solo, se pensi all’ultima vittoria di Graham Hill nel 1969 davanti a Piers Courage (per la prima volta sul podio) e Jo Siffert.
P.S. Dopo il Gran Premio di Monaco del ’94, Michele Alboreto non andò più a punti.
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