Il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha rilasciato un importante intervista a Viaplay, sui suoi successi ottenuti con l’ingresso di un 11° team in F1, la Cadillac, e sul futuro della categoria e sulla sua espansione nel mondo.
Ben Sulayem ha celebrato con soddisfazione l’ingresso di General Motors a partire dal 2026, vedendolo come una rivincita personale dopo le critiche ricevute per il suo sostegno a nuovi team. Quando propose l’aggiunta di Andretti e Cadillac, si scontrò con un’opposizione significativa da parte di squadre e stakeholder, che lo fecero sentire, nelle sue stesse parole, come se avesse “commesso un crimine”.
Ora, con l’approvazione di Cadillac, supportata da GM, Ben Sulayem si sente giustificato. “All’inizio mi sentivo come se avessi commesso un crimine. Ora ci rido sopra”, sottolineando il suo orgoglio per il risultato raggiunto dopo quasi due anni di lavoro per portare il costruttore americano nel campionato motoristico più importante al mondo.
L’importanza di più team di Mohammed Ben Sulayem rispetto a più gare
Per il manager, l’espansione della griglia con nuovi team è una priorità strategica per rafforzare la stabilità della Formula 1, più importante rispetto all’aumento del numero di gare e di Sprint Race che tanto desidera Liberty Media, proprietaria della categoria. Ha sostenuto con forza l’ingresso di Cadillac, anche se la candidatura di Andretti non è stata accolta, vedendo nei team aggiuntivi un modo per consolidare le basi del campionato. “Penso che sia più importante avere più team che più gare. Con più team, abbiamo anche una base più stabile” ha affermato.
Il progetto Cadillac, sostenuto dall’esperienza di General Motors, è considerato solido, con piani per utilizzare inizialmente una power unit cliente della Ferrari, prima di sviluppare una propria unità di potenza, rafforzando così l’identità del team e il valore aggiunto per la Formula 1.

Una visione diversa sull’espansione globale
Mohammed Ben Sulayem ha espresso una visione parzialmente diversa da quella di Liberty Media, che punta a espandere la Formula 1 in nuovi mercati, come gli Stati Uniti, a scapito delle gare europee, alcune delle quali potrebbero essere inserite in un calendario a rotazione. Pur appoggiando l’idea di un ritorno in Africa, mercato assente dal 1993, ha evidenziato la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria di una tale iniziativa.
Allo stesso tempo, ha difeso l’importanza dell’Europa come culla della Formula 1: “Non possiamo dimenticare l’Europa: è dove lo sport è nato e dove si stanno verificando tutte le innovazioni, ed è accessibile”, ha dichiarato. Ha sottolineato l’esigenza di bilanciare interessi commerciali e sportivi per mantenere una base solida per il campionato, evitando di ridurre il numero di gare europee, già diminuito negli ultimi anni.

Accettare le critiche come parte del ruolo
Il Presidente della FIA ha anche affrontato le critiche personali, come i fischi ricevuti dal pubblico in alcuni circuiti, con una prospettiva pragmatica. Ha paragonato il suo ruolo a quello di un arbitro, una figura che raramente riceve applausi in qualsiasi sport. “Avete mai visto un arbitro ricevere una standing ovation? Non si vede niente del genere in nessuno sport”, ha detto, accettando che i fischi siano una conseguenza naturale del suo ruolo.
Ha difeso l’importanza della direzione gara e dei commissari, sottolineando che la loro presenza è essenziale per mantenere l’ordine nel motorsport: “Se togli la direzione gara e i commissari, non ti resta che il caos”, ha concluso, mostrando resilienza di fronte alle critiche e un impegno convinto per una gestione rigorosa della Formula 1.
La sua visione privilegia la stabilità attraverso più team rispetto a un aumento delle gare, con un’attenzione particolare all’equilibrio tra espansione globale e il mantenimento delle radici europee della Formula 1. Accettando le critiche come parte del suo ruolo, Mohammed Ben Sulayem si concentra su una gestione che bilanci interessi sportivi e commerciali, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile e competitivo per il campionato.
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Crediti foto: IPA, KTPressRwanda,