Max Verstappen è risorto dalle ceneri. L’attuale campione del mondo, che sportivamente non è mai “morto”, potrebbe essere determinante nell’assegnazione del titolo piloti. Le vittorie ottenute a Monza e Baku hanno reinserito lo stesso super Max nella lotta iridata. Vediamo quali sono le reali possibilità del pilota olandese e come potrebbe rispondere McLaren.
Verstappen: vincere tutte le gare per scrivere la storia
Il n.1 della Red Bull ha solo una possibilità di reinserirsi e ipoteticamente conquistare il titolo mondiale piloti: vincere tutte le gare rimanenti. Più che una possibilità, questa sembrerebbe una condanna. Troppi i punti che hanno separato fino alla tappa in Italia Max dagli alfieri McLaren, con Piastri che comanda la classifica davanti al compagno di squadra Norris e che ha un margine di 69 punti sul driver di Hasselt. Le ultime due vittorie ottenute dall’alfiere di Milton Keynes hanno ridotto sostanzialmente il distacco dal leader del mondiale, aprendo alcuni scenari.
Il primo, come detto, riguarda lo stesso Verstappen. Del calendario di Formula 1 restano da disputare le ultime 8 gare, esattamente l’ultimo terzo di stagione. In caso di ipotetico dominio con la Red Bull, Max dovrebbe sperare in alcune situazioni favorevoli specie nei confronti di Piastri, con quest’ultimo che dovrebbe terminare quasi ogni gara dal terzo posto a scendere. Contestualmente, anche Norris non dovrebbe andare oltre tali posizioni in alcuni GP, avendo “solo” 44 punti di margine sull’olandese.
A differenza dei piloti McLaren, Max potrebbe avere come alleati anche gli altri team. Le prestazioni altalenanti di Mercedes e Ferrari su tutte, spesso nelle posizioni da podio o ai margini, potrebbero essere determinanti a sottrarre punti nella lotta iridata. Inoltre, un redivivo Tsunoda ha terminato la gara a Baku in sesta posizione, la migliore da quando è in Red Bull. Se il trend dovesse continuare, Verstappen potrebbe avere un alleato in più in momenti “tattici” dei Gran Premi.

Arriva il momento dei team order verso Piastri e Norris?
Detto che l’attuale campione del mondo deve fare ingenti “straordinari” per vincere nuovamente il titolo, l’ipotetica rimonta mette McLaren come team in una posizione non semplice. Tra l’altro, i punti che separano Norris da Piastri sono esattamente 25, con il pilota australiano che ha terminato anzitempo il GP d’Azerbaijan per essere finito nelle barriere. In generale, il leader del mondiale non è mai sembrato in forma nello scorso weekend.
In ogni caso, Oscar ha un bonus di una gara intera di vantaggio su Lando, che con quelle rimanenti potrebbe essere determinante. Gli basterebbe per alcuni GP essere davanti al compagno di squadra per “congelare” le posizioni in classifica, premesso che Lando non debba ottenere al massimo più di due vittorie, visto che la forbice di punti tra primo e secondo posto è quella più ampia nell’assegnazione dei punti, che sono ben 7.
In un contesto abbastanza “frizzante” come quello verificatosi a Baku, l’unico inconveniente che McLaren vorrebbe evitare di realizzarsi nella lotta al titolo è l’inserimento di Max. Questo scenario apre alcune riflessioni sul team condotto da Andrea Stella. Se Verstappen ipoteticamente continuasse a recuperare punti, assottigliando di molto il distacco ad esempio dal secondo in classifica, i vertici di Woking potrebbero decidere di intervenire e stabilire di dare priorità a chi è in vantaggio nei punti.
Ribadiamo che questo è l’unico scenario che McLaren vorrebbe non si concretizzasse mai. Prima di tutto, questo significherebbe vedere una lotta contesa largamente dai propri piloti per quasi tutta la stagione allargarsi ad un trio che comporterebbe un sacrificio, mentre Red Bull si troverebbe in una situazione di team ideale. Inoltre, Stella e i suoi hanno dimostrato già dallo scorso anno che l’unica cosa che contano sono le papaya rules, lasciando i piloti liberi di lottare tra loro anche quando forse andavano irrigiditi alcuni procedimenti. Trovarsi a fare da “giudici” a ridosso della fine della stagione potrebbe essere davvero dura da digerire a Woking.
Una sola cosa è certa: la fine di questa annata non è scontata come si pensava. E già da Singapore, in programma tra due settimane, le cose potrebbero ulteriormente cambiare e prendere una piega in un senso o nell’altro.
Crediti foto: Formula1.com, RedBull (profilo X)