Un campionato di F2 vinto sulla sirena finale dopo un avvio non particolarmente abbagliante, due anni in F1 con Haas in cui non ha lasciato il segno, un ruolo da collaudatore in Mercedes ottenuto grazie a Toto Wolff che ha creduto il lui, l’ingresso nel team Alpine Elf con cui disputa il campionato WEC. Questa la breve summa della carriera recente di Mick Schumacher.
Un pilota dal cognome ingombrante. Croce e delizia perché il blasone familiare di certo l’ha aiutato a essere introdotto nel motorsport che conta, ma di converso lo ha frenato in un costante e ingiusto paragone col padre.
Mick cerca di definire il suo futuro. Intende stabilizzarlo e impostare una traccia da seguire. In questo cammino potrebbe essere utile una vecchia conoscenza. Quel team che, insieme all’Academy Ferrari dalla quale è uscito prima di abbracciare il mondo Mercedes, gli ha dato le possibilità più concrete di esprimersi a grandi livelli: la Prema.

Mick Schumacher: un futuro in IndyCar?
Il 9 Aprile la scuderia italiana ha comunicato l’ingresso in IndyCar, una serie che abbraccia il nuovo senza averne timore. Cosa che, ahinoi, non succede in una Formula Uno in cui il modello a dieci soggetti viene preservato in maniera cieca, quasi incomprensibile.
A 25 anni compiuti il pilota svizzero con passaporto tedesco potrebbe pensare di valicare l’Atlantico e metter tende negli States considerando che, per ora, le porte della Formula 1 sembrano essere ben serrate.
Schumacher in Prema ha lasciato ricordi eccezionali e non solo per questioni tecnico-sportive riconducibili alle vittorie dei campionati di F2 e F3. È la caratura umana che ha fatto la differenza e che potrebbe contribuire a ricreare un connubio vincente che punta ad altri e più roboanti trionfi.
Prema, che non intende essere una comparsa nelle ruote scoperte americane, sta valutando diversi profili tra i piloti potenzialmente disponibili. Pare che, in questa ricerca, voglia creare una line-up in cui, accanto a un driver esperto del mondo degli ovali, segga uno di estrazione europea.

Mick, dal canto suo, ha l’ambizione di tornare nelle ruote scoperte. Unendo i puntini, quindi, l’ex Haas potrebbe riunirsi al gruppo Rosin proprio in vista del campionato 2025. Servirebbero i lasciapassare da parte della Mercedes e della Alpine che, verosimilmente, non si opporrebbero alle legittime ambizioni di Schumacher Jr.
Per ora siamo nella fase del chiacchiericcio, delle suggestioni che però potrebbero prendere forma e sostanza in un futuro non troppo lontano. Mick in IndyCar con la “sua” Prema rarebbe una gran bella storia da vivere e da raccontare.
Crediti foto: Alpine Elf, F1