“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“, affermava Boniperti. ‘Marisa’ (soprannome che gli affibbiò Benito Lorenzi per i suoi boccoli biondi) tornò alla Juventus nel 1969 da dirigente. Nel 1990 diede le dimissioni da presidente della Vecchia Signora, per poi tornarvi l’anno successivo a (ri)coprire il ruolo di amministratore delegato.
Non vogliamo uscire fuori pista, ma cosa stanno a significare per gli amanti della Formula 1 il ’69 e il 1991? Il signor Giampiero lasciò la società bianconera (divenne poi presidente onorario) il 29 aprile ’94, giorno dell’inizio del tragico week end di Imola.
Chissà se Ayrton Senna sarebbe riuscito a conquistare il quarto titolo iridato. Forse lo avrebbe festeggiato proprio il 13 novembre, giorno dell’ultimo Gran Premio, in Australia. Una gara che equivale all’ultimo successo di Mansell. Ma non solo.
Forse la vittoria di Nigel passò in secondo piano, considerato che oggi è il trentesimo anniversario dal primo Mondiale di Michael Schumacher. Uno che, come Ayrton, aveva in testa un unico obiettivo…Il giorno successivo Pino Allievi scrisse sulla Gazzetta dello Sport (righe riproposte nelle stagioni passate su uno speciale della collana ‘I miti dello sport’):
“Ha vinto Schumacher per k.o. Un sinistro destro (dello sterzo) che ha mandato al tappeto Damon Hill decidendo in modo esplosivo le sorti del Mondiale 1994. Non poteva che finire così un campionato costellato da drammi, polemiche, colpi bassi. Schumacher, con una manovra temeraria e sospettosamente volontaria, si è preso con la forza un titolo che ha ampiamente meritato e che la FIA ha fatto di tutto per togliergli. Ma se il Mondiale del tedesco è la consacrazione di un campione grande, vero, completo, il secondo posto di Hill, alla luce soprattutto delle ultime gare, è la scoperta di una nuova realtà della Formula 1… Però si può dire che se l’inglese avesse atteso solo un paio di secondi per superare Schumacher, adesso il trofeo mondiale sarebbe suo…”.
Due anni più tardi, il tempo sarà galantuomo con Damon. E che dire di Michael (ci riferiamo esclusivamente al pilota) senza dimenticare i successivi titoli con la Ferrari? Come la Juventus. O lo ami oppure…
Crediti foto: Benetton F1