Mercedes W15: né carne né pesce

La Mercedes W15 è la grande delusione dell'avvio del campionato del mondo 2024. Una vettura che per ora non ha risolto i problemi dei modelli precedenti

Avvio di stagione deludente e preoccupante per la Mercedes. La W15, la macchina del riscatto, è oggi un concetto amorfo che si muove in un limbo che ricorda molto le due annate precedenti. Le rivoluzioni tecniche e aziendali non hanno portato a veri progressi.

In Arabia Saudita si è visto un George Russell anonimo che non è mai riuscito ad impensierire Fernando Alonso: la AMR24 riusciva a tenersi agevolmente fuori dagli attacchi a DRS aperto della W15 n°63. Lewis Hamilton, non un campione di fortuna con il timing delle safety car, è rimasto invischiato nel gruppo e ha chiuso addirittura alle spalle del debuttante Oliver Bearman che si è guadagnato con pienissimo merito il titolo simbolico di pilota del giorno.  

Mercedes W15 - Gp Arabia Saudita 2024 - Lewis Hamilton
Mercedes W15, Gp Arabia Saudita 2024 – Lewis Hamilton

Mercedes W15: la grande bocciata dell’avvio del campionato

Dopo due gran premi, inutile starci a girare troppo intorno, lo sconfitto numero uno é James Allison. Colui il quale, subito dopo i test, aveva dichiarato che, sul passo gara, la W15 era la seconda forza dietro la Red Bull. Se non ci credete, é tutto registrato e consultabile negli archivi del sito della Stella a Tre Punte. 

Ma cos’è la W15 oggi? Parliamo, a livello prestazionale, di un mezzo che si trova lontano anni luce dalla RB20, che non è minimamente vicino alla Ferrari SF-24 e se la gioca più o meno alla pari con McLaren e con la Aston Martin n°14 di Alonso. Non a caso vetture che condividono la power unit e altre parti del retrotreno della grigia monoposto. 

Ad essere grave è che, nonostante l’addio consensuale (?) di Mike Elliott, il grande accusato per i fallimenti Mercedes nella F1 “next gen”, e la rivoluzione concettuale partita all’inizio del 2023 per mano di Allison, l’auto ha sempre gli stessi problemi: finestra operativa strettissima, retrotreno leggero e difficoltà di produrre performance appena l’altezza aumenta di pochi punti. 

Limiti importanti e frenanti che difficilmente saranno risolti in questa stagione. Macchina, la W15, generalmente migliorata nel drag ma che continua a mancare di carico. Ieri, nel primo settore si comportava molto male. Non bastano più le parole, la sensazione è che a una reazione tecnica efficace non credono nemmeno più loro.


Mercedes: i pareri dei protagonisti.

Ho percorso quasi 40 giri a 1,5 secondi da Fernando Alonso, ma non sono riuscito a superarlo. Avevo una macchina scivolosa sui rettilinei, ma non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza ad alta velocità per mettergli pressione”. La definizione della mestizia del Professor Russell.  

Non abbiamo ancora trovato il punto debole con questa vettura. Abbiamo visto il potenziale e il ritmo della macchina, ma non lo abbiamo mostrato quando contava. Dobbiamo capire perché è così e migliorare in vista di Melbourne”. Hai detto niente, George.

Mercedes W15, Gp Arabia Saudita 2024 – George Russell

Lewis Hamilton ha provato a fare all-in su un evento sparigliante. Ma non è andata bene. E questo la dice lunga sullo stato in cui versa la Stella a Tre Punte. “Abbiamo fatto del nostro meglio per andare lunghi e speravamo di poter beneficiare di una safety car o di una VSC. Sfortunatamente non ci è mai arrivato e abbiamo finito più indietro di quanto avessimo iniziato. Valeva la pena provare qualcosa di diverso però”. 

La macchina era abbastanza buona nelle curve a media e bassa velocità, ma stavamo perdendo terreno nelle alte velocità”. Praticamente il replay del 2023. In bocca al lupo Lewis, all’orizzonte si profilano tempi difficili. 

Anche Toto Wolff ammette che la W15 sta faticando nelle pieghe ad alta velocità. “Siamo competitivi altrove, ma in tre curve perdevamo circa mezzo secondo”. E poi il fatalismo, che in F1 non premia praticamente mai: “Abbiamo provato qualcosa di diverso sulla strategia, ma sfortunatamente, con i bassi livelli di degrado che abbiamo visto in tutto il campo, non ha funzionato”. 

Dobbiamo abbassare la testa per analizzare, capire e migliorare. È chiaro che abbiamo molto lavoro da fare, ma questi giorni difficili ti rendono migliore”. E basta Toto! Questa nenia la sentiamo da tre anni.

Abbiamo visto sprazzi di buone prestazioni”. ha spiegato invece Andrew Shovlin in versione visionario che poi ha meglio argomentato: “Non è stato facile definire il setup giusto e abbiamo chiaramente alcuni punti deboli che devono ancora essere risolti. Dovremo lavorare sodo da qui a Melbourne per migliorare. Le piste sono simili e non vogliamo un altro weekend come questo”.

Non vogliono, ma allo stato attuale ci sono pochi elementi per pensare che all’Albert Park le cose possano andare in maniera differente. Mercedes deve darsi una svegliata rapida perché rischia di vivere un 2024 anonimo. E un team del genere non può essere né carne né pesce.


Crediti foto: Mercedes AMG F1

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