Nello sport in cui correre veloci è tutto, non ci si può permettere di restare fermi e immobili godendosi la posizione raggiunta. Questa è un po’ la parabola che descrive quanto accaduto nel 2024 alla Mercedes, con una W15 nata male ma progredita rapidamente grazie, tra le altre cose, all’ala introdotta a Montecarlo.
Da quel momento, la monoposto è cresciuta di gara in gara, fino a ottenere ben tre vittorie nei quattro eventi che hanno preceduto la pausa estiva. Era lecito attendersi, alla ripresa delle operazioni, che gli uomini della Stella a tre punte continuassero su questo percorso. Invece, è accaduto il contrario: si sono bloccati del tutto, rimanendo incastrati in un nuovo fondo che non ha dato gli effetti sperati.
Il vero problema, però, è stato restare inerti mentre gli altri progredivano. Il riferimento va soprattutto alla McLaren e alla Ferrari, con questi ultimi che, con una serie di aggiornamenti, si sono ripresi le posizioni perse proprio a favore degli uomini di Brackley.
Lewis Hamilton fotografa il momento della Mercedes W15
Questa dinamica è stata descritta da Lewis Hamilton, sempre molto lucido nello spiegare situazioni apparentemente meno chiare. Il britannico ha dichiarato che in Mercedes non è cambiato praticamente nulla, mentre gli avversari, dopo Spa-Francorchamps, hanno iniziato ad aggiornare costantemente le proprie vetture.
Hamilton ha mostrato una certa impazienza quando ha sottolineato che, tra Zandvoort e Monza, soprattutto Ferrari e McLaren hanno portato significativi aggiornamenti. Per molte gare, i vertici della Mercedes avevano preannunciato update che, nei fatti, non si sono visti o che, se introdotti, non erano così massicci ed efficaci.
Questo deficit dovrebbe essere finalmente colmato ad Austin, dove arriverà l’ultimo grande pacchetto di aggiornamenti, che probabilmente servirà a definire la direzione di sviluppo del modello 2025 che Hamilton non guiderà, visto che sarà un nuovo pilota Ferrari.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team