Mercedes: la promozione di Antonelli non chiude del tutto l’opzione Verstappen

Mercedes prepara il futuro imminente tenendo gli occhi aperti sul lungo periodo. Ecco perché l'ipotesi Max Verstappen non può essere scartata anche con l'ufficializzazione di Andrea Kimi Antonelli

Il mercato piloti non dorme mai. In chiave 2025, le operazioni rilevanti sono già state quasi del tutto completate. All’appello manca solo la Mercedes, che dovrebbe annunciare presto Andrea Kimi Antonelli come compagno di squadra di George Russell. Tuttavia, per il futuro, si stanno imbastendo altre clamorose operazioni.

Questo non vuol dire che andranno tutte a buon fine: alcuni scenari prendono quota, ma col tempo rischiano di naufragare perché mancano le condizioni per mettere tutti d’accordo. Una delle operazioni che sembra essere più di una semplice suggestione è quella che potrebbe portare Max Verstappen in Mercedes.

Eddie Jordan, ex proprietario dell’omonimo team di Formula Uno e attualmente manager del pezzo più ambito del mercato dei tecnici, ossia Adrian Newey, ha dato dei particolari interessanti sullo stato della trattativa tra il pilota e la scuderia tedesca.

Mercedes Antonelli
Jim Ratcliffe, patron di Ineos, Toto Wolff, co-proprietario di Mercedes-AMG Petronas F1 Team e Ola Kallenius, n°1 di Daimler AG

Mercedes-Verstappen: l’incontro al vertice a Monaco

Jordan ha spiegato che, in occasione del Gran Premio di Montecarlo, il gotha della Mercedes AMG F1 si è riunito per studiare le strategie per l’assalto decisivo a Max Verstappen. Ola Källenius, presidente di Daimler AG, Jim Ratcliffe, numero uno di Ineos, e Toto Wolff, team principal e coproprietario della scuderia, avrebbero deciso di stanziare un budget per un ipotetico salario da corrispondere all’olandese.

Verstappen – spiega ancora Jordan – sarebbe stato a conoscenza di questo incontro, anche se non è chiaro se il pilota fosse fisicamente presente. Secondo Eddie, non è quindi impossibile immaginare che nel prossimo futuro Max possa correre per la Stella a Tre Punte.

Se questo scenario si concretizzasse, vorrebbe dire che o Andrea Kimi Antonelli avrà un contratto annuale, a gettone, per far posto all’olandese dal 2026, oppure che il sacrificato potrebbe addirittura essere George Russell, la cui intesa con Mercedes – è bene ricordarlo – scade alla fine del 2025.

Ovviamente, questo è uno scenario congetturale, ipotetico, che non è detto possa realizzarsi, nonostante Max non abbia mai veramente chiuso all’idea di trasferirsi a Brackley. Come detto in precedenza, alcune trattative assumono i crismi dello studio di fattibilità: si analizzano tutti gli elementi, i pro, i contro, i benefici e gli svantaggi, per poi decidere se affondare o meno il colpo.

Quindi, dando per vero l’incontro monegasco (non siamo nessuno per poter smentire un dirigente scafato e addentrato come Jordan), non è detto che alla fine della riunione sia scaturita la volontà di portare avanti la trattativa.

In effetti, volendo ancora congetturare, è proprio da qualche mese che Mercedes ha iniziato a insistere sul programma di test in pista di Antonelli. Forse la necessità di spingere su questo versante si è resa manifesta nel momento in cui si è compreso che, almeno per il momento, le condizioni per chiudere la trattativa del secolo non si erano ancora manifestate.

Ma questo non significa che non possa esserci una riapertura in futuro. Finché c’è un contratto in scadenza – e quello di Russell lo è – il posto va sempre considerato libero. E Mercedes vorrebbe occuparlo con il pilota attualmente più forte.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing

Exit mobile version