Quando non riesci più a vincere bisogna provarle tutte, ma proprio tutte, anche quelle un po’ più subdole. Ricorrere al colpo basso, insomma. Disclaimer: non pensiamo che questo sia un modo corretto di procedere ma comprendiamo che possa accadere. Realismo. Mercedes se la passa maluccio visto che è al terzo anno di astinenza. Un’anoressia da vittorie che probabilmente non sarà superata dalla W15 che sembra essere la peggior vettura dell’era Venturi.
Toto Wolff e tutti gli alti preposti stanno lavorando alla ristrutturazione della scuderia e lo stanno facendo sicuramente in chiave 2026 visto che quest’era tecnica è da considerarsi troppo indigesta per essere assimilata. Specie quando manca poco per la sua morte.
Nel 2025 ci sarà l’addio di Lewis Hamilton e bisognerà provvedere alla sua sostituzione. C’è un poker di nomi sulla scrivania del lupo di Vienna. Andrea Kimi Antonelli la soluzione interna, Fernando Alonso l’usato sicurissimo, Carlos Sainz l’idea crescente e poi lui, il divino Max Verstappen.
Si è scritto tanto di questa suggestione alimentata da papà Jos e dallo stesso Wolff che, dopo un incontro sotto i riflettori, hanno confermato il reciproco abboccamento che il diretto interessato non ha smorzato con quella convinzione che ti aspetti.

La bufera che tira in Red Bull, le regole 2026, l’incertezza sul reparto powertrains nascente, la presenza di una clausola rescissoria confermata da Helmut Marko lasciano pensare che qualcosa stia bollendo nel pentolone della Formula Uno. Ma non è detto che l’intruglio riesca bene. Max potrebbe rimanere dov’è soprattutto se, come pare, Adrian Newey non si muoverà nonostante offerte concrete e favole contemporanee.
Verstappen resta dov’è, Mercedes prova solo a disturbare Red Bull?
“Non riesco a immaginare che Toto Wolff voglia Max”. Questa la sintesi dello scetticismo espresso da Jacques Villeneuve al sito britannico OLBG. Il campione del mondo canadese ritiene che sia tutta una mossa per provare a togliere certezze alla Red Bull.
Al netto del Gran Premio d’Australia in cui i campioni del mondo hanno perso la bussola tecnica, non sembra che questa mossa, ammesso che sia vera, abbia destabilizzato più di tanto la scuderia anglo-austriaca che sta superando tempeste ben più potenti.

D’altro canto fu lo stesso Villeneuve a prevedere, prima dell’avvio del campionato, che la faida intestina avrebbe avuto ripercussioni sulla RB20. Onestamente non sembra che la creatura di Newey sia nata poi così maluccio.
Direte che non è più dominante come l’anno passato? Beh, è anche comprensibile visto che prima o poi un minimo di convergenza tecnica e prestazionale doveva pur realizzarsi.
Non sappiamo come finirà questa vicenda che terrà banco fino a che la Mercedes non delibererà il nome del compagno di squadra di George Russell.
Cosa per la quale potrebbero servire ancora dei mesi visto che Wolff ha ribadito di volersi prendere tutto il tempo per riflettere con calma. D’altro canto si tratta di una decisione campale che non contempla il minimo errore.
Crediti foto: Espn, Mercedes AMG Petronas F1 Team