F1 – Ancora due mesi e mezzo e poi i piloti saranno liberi dai vincoli contrattuali attuali, potendosi quindi legare alle nuove scuderie di appartenenza. Questa è la regola, ma negli ultimi anni si è sempre più diffusa la prassi, motivata da cordialità e spirito collaborativo, di lasciare partire un pilota con qualche settimana di anticipo.
L’occasione si presenterà anche in questo 2024. Dopo l’ultimo Gran Premio, che si terrà ad Abu Dhabi, sono previsti dei test in ottica 2025. Al centro delle prove ci saranno le gomme Pirelli, che i piloti inizieranno a testare per capire cosa li attenderà nel campionato successivo.
Ebbene, in quella seduta vedremo diversi cambi di casacca. Uno di quelli ormai quasi certi è quello di Carlos Sainz che ha ricevuto, dopo un accordo tra Fred Vasseur e James Vowles, il via libera per trasferirsi alla Williams prima della naturale scadenza del contratto, prevista per il 31 dicembre.
È chiaro che lo spagnolo girerà con casco e tuta anonimi, per non infrangere accordi commerciali che in Formula 1 hanno sempre un certo peso. Si era pensato che lo stesso potesse accadere con Lewis Hamilton, che dalla Mercedes passerà alla Ferrari.
Invece no. Stando a quanto riporta la BBC, Lewis non sarà libero di testare la SF-24, e non è ancora chiaro se potrà farlo con la W15, cosa molto improbabile visto che Mercedes dovrà concentrarsi sullo svezzamento del giovane talento Andrea Kimi Antonelli.

Il rifiuto di Toto Wolff condiziona i piani Ferrari?
Non è ancora chiaro se questa decisione rappresenterà un problema per la Ferrari, che ha già promesso Sainz alla Williams. Non si esclude che questa scelta possa essere congelata, considerando che Oliver Bearman, l’attuale terzo pilota del Cavallino Rampante, potrebbe essere impegnato con la Haas di cui sarà titolare nl 2025.
Andrew Benson, noto giornalista britannico, ha riferito che ci sono zero possibilità di vedere Hamilton nei test di Yas Marina. Toto Wolff gli ha comunicato che dovrà rispettare il contratto e non potrà disputare i test di fine stagione poiché ha impegni promozionali da svolgere per Mercedes.
Tuttavia, questa versione sembra poco convincente, poiché dopo l’ultimo Gran Premio dell’8 dicembre mancheranno soltanto 23 giorni alla fine dell’anno, un periodo temporale molto breve, reso ancora più ridotto dai test sopra menzionati. È difficile immaginare che si possano dedicare molte giornate agli sponsor in un periodo dell’anno in cui i piloti solitamente entrano in una fase di riposo.
La decisione di Wolff appare più come una piccola ripicca, tensioni di fine rapporto, dato che l’addio di Hamilton non è mai stato ben digerito dal team principal, né per i tempi né per i modi. Nei prossimi giorni ne sapremo di più e capiremo se la Ferrari avrà la necessità di mantenere Sainz o se punterà su Oliver Bearman, o se deciderà di affidarsi al solo Charles Leclerc, cosa che sembra improbabile.

Insomma, con la sua rigidità, Toto Wolff rischia di scompaginare i piani della scuderia di Maranello, che già si preparava all’idea di avere Lewis Hamilton a disposizione sin da subito. Forse, però, non è un male, poiché in termini pubblicitari organizzare la prima presentazione in rosso del sette volte campione del mondo avrà un impatto mediatico dirompente.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP