Gp Las Vegas 2024 – Non possono essere due sessioni di prove libere chiuse in testa a decretare che la Mercedes sia tornata. Ovviamente, non sarebbe nemmeno corretto sottovalutare il dato che vede la W15 primeggiare, sempre con Lewis Hamilton, sul giro secco e districarsi bene anche sul passo gara. Questione di temperature e, probabilmente, di altezza da terra.
Quando l’asfalto è freddo e si può abbassare l’altezza di marcia, la Freccia d’Argento tende a comportarsi piuttosto bene. Se quanto visto in FP1 e FP2 basterà per confermarsi in qualifica e, soprattutto, in gara – considerando che da queste parti sorpassare è relativamente semplice – è difficile prevederlo. Tuttavia, gli uomini del team anglo-tedesco hanno sicuramente iniziato con il piede giusto, e ciò non era scontato viste le tendenze degli ultimi tempi.
Andrew Shovlin ha confermato che la W15 si è ben adattata a condizioni particolari, in cui altre auto – come la Red Bull RB20 – hanno mostrato più difficoltà:
“Con temperature molto fredde è difficile far entrare le gomme nella giusta finestra, ma in termini relativi sembra che ce la siamo cavata abbastanza bene. È stato incoraggiante vedere che tutti i nostri giri con poco carburante sono sembrati competitivi in entrambe le sessioni. Il circuito avrà un grip significativo, quindi dobbiamo assicurarci di seguirlo con l’assetto. Finora, però, sembriamo in una posizione migliore rispetto a molte delle gare recenti”.

Messaggi incoraggianti, ma non ancora sufficienti per capire dove si trovi realmente la vettura in termini prestazionali:
“È abbastanza difficile capire dove ci collochiamo a lungo termine. Abbiamo visto molto degrado in tutto il gruppo: le auto che hanno spinto di più all’inizio sembrano soffrire maggiormente nel finale degli stint. Sarà necessario un po’ di gestione per prendersi cura delle gomme sabato sera”.
Dalle parole di Shovlin potrebbe trasparire un po’ di fatalismo, ma in realtà la Mercedes era consapevole che temperature relativamente basse avrebbero potuto ottimizzare un pacchetto che, invece, soffre molto con il caldo. Per le qualifiche e la gara non dovrebbero esserci variazioni significative dal punto di vista termico: le condizioni atmosferiche saranno pressoché identiche a quelle viste in FP1 e FP2.
La Mercedes, quindi, si aggrappa al fresco del deserto del Nevada e, soprattutto, alle difficoltà degli avversari. Una delle caratteristiche particolari della Strip è che, dopo ogni sessione, la gommatura deve essere rifatta, dato che la pista si riapre alla libera circolazione. L’assenza di altre categorie, inoltre, fa sì che l’asfalto rimanga costantemente “green”, una condizione che evidentemente la W15 ha apprezzato particolarmente.
Fare previsioni rimane azzardato, ma è chiaro che la Stella a Tre Punte vada inserita tra i candidati alla prima fila. Per ora, gli avversari principali sembrano Ferrari e McLaren, mentre la Red Bull appare esclusa da questa lotta. Tuttavia, il terzo turno di libere potrebbe cambiare nuovamente le carte in tavola.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team