Giovedì di parole quello che precede il weekend del Gran Premio del Belgio, tredicesima tappa del campionato del mondo di Formula 1. In Mercedes, come vi abbiamo raccontato stamattina, tiene banco la questione relativa alla line-up piloti che, secondo il primicerio Toto Wolff, verrà affrontata e risolta a brevissimo. Con la chiusura della suggestione Verstappen. Viene da sé che il tema caldo per Andrea Kimi Antonelli e George Russell sia stato proprio quello relativo alle rispettive situazioni contrattuali.
I due hanno offerto un punto di vista consapevole che mostra contezza dello stato attuale. Nessuno, però, s’è sbottonato più del dovuto. Cosa piuttosto normale considerando che il grande annuncio, quando arriverà, spetterà alle figure apicali del gruppo anglotedesco. Due prospettive diverse, quelle del pilota inglese e del giovane talento felsineo, ma unite da un filo comune: la ricerca della performance in pista e l’attesa per decisioni che avranno un impatto sul futuro della scuderia. E non solo.

Gp Belgio, Mercedes: parla George Russell
Russell ha parlato con la solita franchezza della sua situazione contrattuale, smentendo che un accordo sia imminente. Cosa che stride un po’ con quanto affermato stamattina dal grande boss della Stella a Tre Punte: “L’intenzione era di discutere prima della pausa estiva. Realisticamente, sarà così? Non lo so”, ha ammesso il driver di King’s Lynn. “Non c’è ancora nessun contratto sul tavolo. Quindi fare qualcosa nell’arco di due settimane non è probabile. Devi parlare di dettagli e di aspetti che in Formula 1 si evolvono sempre, bisogna esaminare tutto con estrema attenzione affinché tutto vada bene”.
La posizione del pilota classe ’98 appare serena e allineata con quella del team: “Non c’è fretta, davvero, da parte mia, perché alla fine Toto e la squadra decideranno cosa fare, e io sarò nella posizione di reagire alla loro scelta. Quindi mi sto concentrando solo sulle prestazioni e tutto il resto si sistemerà da solo”.

Gp Belgio, Mercedes: le sensazioni di Antonelli
Nel paddock, però, l’attenzione è ancora più elevata sull’altro volto Mercedes. Andrea Kimi Antonelli, nei giorni scorsi, era entrato in un tourbillon di voci che addirittura lo volevano in Alpine per far posto a Verstappen. Il diciottenne bolognese ha analizzato con lucidità la sua prima parte di stagione in Formula 1, contraddistinta da alti e bassi e da un percorso di crescita ancora in corso: “È stata una stagione finora impegnativa, con qualche alto e parecchi bassi, e penso che il tour di gare in Europa non sia andato molto bene. Anzi direi che è andato piuttosto male, con alcuni errori da parte mia e con qualche problema tecnico. Ma sto ancora cercando di imparare e raccogliere tutte le informazioni”.
Il lavoro sull’approccio mentale e fisico ai weekend è stato un punto focale per Kimi: “Dopo il primo trittico di gare, ho dovuto cambiare leggermente il modo in cui gestivo le energie. Significa che devo prendermi anche più tempo per me stesso, per ricaricare le batterie, per poi potermi concentrare in modo migliore. Ma senza dubbio ora ho una visione molto più chiara per affrontare questa seconda parte della stagione”.
Antonelli non si è sottratto nemmeno alle domande sulla situazione interna al team e sul suo possibile futuro ruolo nella squadra: “Non sono mai stato preoccupato onestamente, conosco la situazione e so quello che il team vuole, anche in ottica futura. Credo che anche Toto sia stato chiaro ultimamente e questo è sicuramente molto bello da vedere”.

Sulla collaborazione con Russell e il clima che si respira a Brackley, il tono è disteso. Il rapporto tra i due è sempre stato impostato alla complicità e al rispetto reciproco. Fuori e dentro il recinto dei circuiti. ”La coppia di piloti formata da me e George lavora bene insieme e stiamo cercando di aiutare il team a ritrovare le prestazioni. In squadra c’è anche una bella atmosfera ed è sempre bello tornare in fabbrica e vedere quanto tutti stiano spingendo, non solo per quest’anno ma anche per il prossimo”.
La chiusura è fatta con uno sguardo fiducioso in vista del futuro prossimo: “Sono sicuro che il team sappia quale sia la scelta migliore anche per il 2026 e ho la fiducia di poter essere in una buona posizione”.
Parole, quelle dei due alfieri della Mercedes, dalle quali manca un riferimento a quello che accadrà da domani in poi. È Come se Spa-Francorchamps fosse un dettaglio meno importante di altre situazioni che devono essere definite una volta e per tutte per scacciare questo costante clima di sospensione. Che alla lunga rischia di ledere l’armonia della franchigia di Brackley.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team
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