Toto Wolff rompe il silenzio e prende le difese della McLaren dopo la doppietta nel Gran Premio di Miami. Il numero uno della Mercedes lancia una stoccata a Red Bull per l’atteggiamento tenuto nei confronti del team di Woking, autore di una rimonta tecnica che ha impressionato l’intero paddock.
McLaren domina a Miami: Red Bull incassa con poco stile
Il GP di Miami ha messo il punto esclamativo sull’avvio di mondiale. Oscar Piastri è arrivato alla quarta vittoria stagionale, il team alla quinta. Lando Norris, dopo le schermaglie inziali, ha avito la meglio di Max Verstappen con una McLaren che ha mostrato una gestione perfetta delle gomme e un passo gara superiore.
Red Bull, sorpassata in pista e poi superata anche da George Russell, ha mostrato nervosismo. Il distacco finale – superiore ai 30 secondi – ha acceso dubbi nel box anglo-tedesco, da cui sono trapelati sospetti sulla super efficacia della McLaren: leggi qui. Ma per Toto Wolff, tali insinuazioni non hanno alcun fondamento.
Wolff: “Chi accusa McLaren sbaglia. Brown, Stella e Marshall sono persone integre”
Intervistato da RN365, Wolff ha espresso grande stima per la leadership di Zak Brown e Andrea Stella, così come per il contributo tecnico di Rob Marshall, ex Red Bull oggi a capo del reparto tecnico McLaren. “Sono persone con integrità, non ho alcun dubbio che rispettino le regole. È solo un grande sviluppo della vettura e un’eccellente gestione strategica”, ha detto Wolff.
Il team principal Mercedes ha criticato duramente l’abitudine – mai citata direttamente, ma chiaramente riferita a Red Bull – di insinuare illeciti quando un rivale riesce a fare meglio: “Quando qualcuno lavora meglio di te, non puoi reagire dicendo ‘sta barando’. Non è un atteggiamento costruttivo. Serve piuttosto capire come colmare il gap“.
A peggiorare l’umore in casa Red Bull è stato anche il terzo posto finale di George Russell, favorito da una virtual safety car nel momento giusto. Il team di Milton Keynes ha sostenuto che il pilota Mercedes non avesse rispettato il regime di bandiere gialle. Tuttavia, la FIA ha esaminato il caso e respinto ogni accusa, confermando la regolarità della manovra.
Wolff ha chiuso l’intervento con una riflessione sulla competitività in Formula 1: “L’obiettivo deve essere migliorarsi. Se perdi mezzo minuto in gara, il problema è tuo, non di chi ti ha battuto”. Chiosa sibillina che sa di bordata alla Red Bull, un nemico che evidentmente evoca tristi ricordi nel dirigente viennese
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, McLaren F1
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