Il passo dalle pari opportunità alla analoghe possibilità è breve. Dopo l’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes per abbracciare la causa Ferrari (che si consumerà nel 2025) molti si aspettavano un cambio di atteggiamento del team nei riguardi del pilota inglese.
Questo non s’è verificato. La dirigenza non ha mollato il suo conducente e il suo pilota ha abbandonato la squadra. George Russell ha confermato che la Mercedes tratta i suoi piloti in maniera assolutamente paritaria nonostante lo spiazzante commiato del “44”.
“Ogni volta che verranno apportati aggiornamenti alla vettura, lo faranno a entrambi contemporaneamente, mentre le altre squadre fanno a uno prima dell’altro. Vogliono dare a tutti i piloti le migliori possibilità di ottenere i migliori risultati per poi puntare al prossimo anno. Non importa chi sarà il mio compagno di squadra, continuerà a essere lo stesso”.
Mercedes – Hamilton: uniti nell’ultima stagione
Un approccio votato alla massima correttezza che Hamilton ripaga con altrettanta giustezza comportamentale. Anche se il piatto piange, Lewis non ha mai fatto mancare il proprio apporto nel team. La classifica deficitaria non dipende affatto da un driver demotivato o con la testa altrove.
Il magro bottino deriva da una vettura, la W15, errata. Almeno è questo il verdetto che emerge in questa prima fase del campionato 2024. La “professionalità di rimando” di Hamilton è stata confermata da Russell.
“Penso che dopo la notizia di Lewis in Ferrari, lui stesso sia stato incredibilmente professionale con la squadra. È come se nulla fosse cambiato nel rapporto con tutti all’interno della Mercedes”.
Basterà questo reciproco impegno a tirare fuori la squadra da una situazione tecnica complicata? Difficile dare una risposta affermativa, ma di certo essere propositivi è meglio che alimentare tensioni che avrebbero accelerato la corsa verso il baratro dal quale la scuderia vuole invece allontanarsi.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team