La stagione 2025 di F1 segna un momento cruciale nella storia del team Mercedes-AMG Petronas. Per la prima volta dopo più di un decennio, la scuderia di Brackley deve affrontare un campionato senza il suo storico leader, Lewis Hamilton, passato alla Ferrari. Il testimone è ora nelle mani di George Russell, che assume il ruolo di prima guida, affiancato dal promettente debuttante Andrea Kimi Antonelli, giovane talento che ha impressionato nelle categorie junior.
Dopo tre stagioni di difficoltà, causate in gran parte dal progetto fallimentare della W13, Mercedes sembra finalmente aver recuperato gran parte del gap che l’aveva allontanata dal vertice. Tuttavia, come ha più volte affermato il Team Principal Toto Wolff, c’è ancora un pezzo mancante del puzzle che il team deve trovare per tornare a essere la forza dominante della Formula 1.
F1 – Come Mercedes è ripartita dopo la W13
La transizione tra il 2022 e il 2024 è stata una delle più complesse nella storia recente di Mercedes F1. Il progetto della W13, che avrebbe dovuto rilanciare la sfida a Red Bull dopo il controverso finale del 2021, si è rivelato una delusione. La vettura, caratterizzata da problematiche aerodinamiche legate al porpoising, ha costretto il team a inseguire gli avversari e ha limitato le performance sia di Hamilton che di Russell. Tuttavia, anziché abbandonare completamente il progetto, Mercedes ha mostrato resilienza, un valore fondamentale per Toto Wolff e il suo team.
Dal 2023 in poi, le correzioni al progetto iniziali sono state costanti e, anche se i successi non sono stati immediati, il team ha cominciato a vedere segnali di progresso. Il passaggio alla W14 e poi alla W15 ha mostrato che Mercedes è ancora in grado di avvicinarsi alle prestazioni di Red Bull e Ferrari. Tuttavia, nonostante i miglioramenti, Wolff continua a sostenere che manca ancora qualcosa per ritornare a essere una squadra vincente su base costante.
Cosa intende Toto Wolff con “pezzo mancante del puzzle”?
Nel corso degli anni, Toto Wolff ha più volte sottolineato che per vincere in Formula 1 non basta avere – solo – la vettura più veloce. Mercedes è nota per essere un’organizzazione altamente efficiente, con risorse, competenze tecniche e una mentalità che ha portato a otto titoli costruttori consecutivi dal 2014 al 2021. Eppure, dopo la crisi del 2022 e l’uscita di Hamilton, Wolff ha parlato di una componente intangibile che manca per completare il quadro.
Il “pezzo mancante del puzzle”, secondo Wolff, potrebbe riferirsi a una combinazione di fattori chiave:
Leadership in pista
George Russell ha dimostrato di essere un pilota solido, ma nel 2025 si trova ad affrontare per la prima volta la pressione di essere la prima guida in uno dei team più prestigiosi della F1. Il suo compito non sarà solo correre al massimo delle sue capacità, ma anche ispirare e motivare il team, e fare da mentore al giovane Antonelli, che ha un enorme potenziale ma poca esperienza nella massima categoria. La mancanza di una figura consolidata come Hamilton potrebbe essere un fattore che influisce sul morale del team nelle situazioni più critiche.
L’alchimia tra i piloti
Se da un lato Russell è ormai una certezza, dall’altro Antonelli rappresenta una scommessa. Il giovane italiano è considerato una delle promesse più brillanti della sua generazione, ma il passaggio in Formula 1 è un salto importante. La dinamica tra i due piloti sarà fondamentale per garantire la continuità del team. La convivenza tra un leader consolidato e un rookie potrebbe essere il catalizzatore per riportare Mercedes al successo, ma potrebbe anche rivelarsi una sfida difficile da gestire.
Il ritorno alla mentalità vincente
Wolff ha più volte sottolineato l’importanza dei valori di squadra e del senso di responsabilità collettiva, dicendo “Non ci arrendiamo nella ricerca di quel pezzo mancante del puzzle”. Dopo anni di dominio, Mercedes ha vissuto una sorta di shock nel vedere squadre come Red Bull prendere il comando. Ora, con la tecnologia e i miglioramenti aerodinamici quasi alla pari con gli avversari, la sfida è tornare a una mentalità vincente: recuperare quella fame e quell’ossessione per il perfezionismo che hanno caratterizzato gli anni d’oro del team.
Le aree tecniche da sviluppare
A livello tecnico, Mercedes ha apportato miglioramenti significativi con la W15, ma le sfide non mancano. La W16 deve dimostrarsi solida in settori chiave, come il bilanciamento tra downforce e velocità in rettilineo, oltre alla gestione delle gomme, che è stata un punto debole negli ultimi anni. La gestione del budget cap, ha obbligato il team a fare scelte più oculate, costringendo i tecnici a ottimizzare ogni singolo componente della vettura senza poter contare su sviluppi radicali durante la stagione.
Un altro elemento fondamentale riguarda l’efficienza dei sistemi di simulazione e la correlazione tra i dati in fabbrica e quelli raccolti in pista. Nel 2023 e 2024, Mercedes ha sofferto di una scarsa correlazione tra i dati provenienti dalla galleria del vento e le prestazioni effettive in gara. Se il team riuscirà a migliorare questa connessione, potrebbe trovare quel vantaggio extra necessario per competere costantemente con Red Bull e Ferrari.
F1 – Il futuro di Mercedes senza Hamilton
Il passaggio di Hamilton in Ferrari è stato un duro colpo emotivo per Mercedes, ma ha anche aperto nuove possibilità. Wolff vede sempre “un’opportunità nel cambiamento”, e ora il team può concentrarsi su una nuova era, con un Russell maturo e un Antonelli pronto a dimostrare il suo valore. Se il pezzo mancante del puzzle è davvero una questione di mentalità e leadership, Mercedes potrebbe essere a un passo dal completare la sua rinascita.
L’obiettivo della stagione 2025 è chiaro: tornare a vincere regolarmente, sia con Russell che con Antonelli, e dimostrare che la squadra ha ancora la stoffa per competere ai massimi livelli. Ma, come ha spesso ricordato Wolff, “il successo in Formula 1 non è garantito”. Serve uno sforzo collettivo, una perfetta alchimia tra uomini e macchine, e la capacità di adattarsi rapidamente alle sfide impreviste.