Suggestioni alimentate da incontri non casuali e volutamente “plateali”. Max Verstappen in Mercedes sembra essere un’idea logica andando a incrociare le necessità di Brackley, ossia quella di colmare un vuoto enorme causato dalla partenza di Lewis Hamilton, e quelle di Verstappen che qualche dubbio sul suo team, in chiave 2026, ce l’ha. Toto Wolff, gran boss della Stella a Tre Punte non ha nascosto che la prospettiva di gestire in prima persona l’olandese lo stuzzicherebbe non poco.
Chiaramente il pilota dovrebbe liberarsi e la cosa sarebbe possibile grazie a quella clausola rescissoria presente nel contratto alla quale ha alluso anche Helmut Marko qualche settimana fa. “Mi piacerebbe averlo, ma prima dobbiamo sistemare la nostra macchina. Penso che lo dobbiamo ai nostri piloti, George Russell e Lewis. Dobbiamo migliorare la macchina e dare loro un buon equipaggiamento prima di sognare il futuro”, ha detto Wolff in riferimento alle voci che si fanno sempre più rumorose.

Ammesso che questo miglioramento sia possibile – e ci sono molti dubbi guardando come si è comportata la W15 nelle prime due gare – Mercedes sfoglia la margherita dei candidati perché prima che Max si liberi, se si libererà, c’è una casella da colmare praticamente subito.
“Penso che aspetteremo – ha spiegato Wolff – Abbiamo alcune opzioni interessanti e in più siamo in grado di valutare come andrà la stagione. Non sarà una decisione che vogliamo prendere nelle prossime settimane, ci vorranno piuttosto alcuni mesi”.
Verstappen può davvero essere un petalo del fiore? Il parere del team principal di Vienna è il seguente: “Mettiamola così: penso che questa sia una decisione che Max deve prendere e non c’è squadra in griglia che non farebbe di tutto per averlo in macchina“.
Ma Verstappen è uno che si muove solo se ha certezze e questa W15 non ne dà, siamo onesti. A peggiorare le cose c’è una franchigia che in tre anni di Formula Uno a effetto suolo non riesce a raccapezzarsi ed è ancora alle prese con vecchi nemici come il bouncing. Da fuori non è un bel biglietto da visita.
Ma Wolff ha comunque buone sensazioni: “Ho una fiducia diversa nel gruppo. È’ solo la mia sensazione, ma ne usciremo vincitori. Sarà abbastanza per battere Max su una Red Bull? No, non lo sarà, ma almeno vogliamo riportarci in una posizione di lotta per il podio ed essere lì. Sì, sono sicuro al cento per cento che ci arriveremo“.

Prospettive al ribasso che fanno ritenere che Max possa tranquillamente pensare di onorare il suo contratto in Red Bull. Mercedes, quindi, opera su un doppio binario. Da un lato prova ad uscire dalle pastoie della crisi tecnica in cui è calata da tempo; dall’altro cerca di capire quale sarà il pilota 2025. Un rompicapo ancora irrisolto.
E su questo fronte ci sono due opzioni: puntare su un “conducente ponte” prima che si liberino altre prospettive nel 2026 (Antonelli dopo due anni di svezzamento in F2?) oppure anticipare un colpo più grosso col quale programmare un futuro di lungo periodo. E non è detto che quello di Verstappen possa essere l’unico nome spendibile. Pensate anche voi ad Alonso?
Crediti foto: Mercedes AMG F1