Mercedes: land of confusion

Smarrimento. È questo il sentimento che si percepisce tra gli uomini della Mercedes che non riescono a venire a capo di una W15 indecifrabile. La correlazione tra simulatore e pista resta un'area a elevata criticità.

Land of Confusion è un singolo estratto da Invisible Touch, disco di successo dei Genesis pubblicato nel 1986. Il testo del pezzo, interamente composto da Phil Collins, è incentrato sulla situazione politica internazionale dell’epoca. Si trattava di una critica alla stessa. In Mercedes non si vive una crisi politica (quella, forse, è in corso in Red Bull) ma di certo è in atto un netto smarrimento tecnico.

Doppio ritiro. Uno per guasto tecnico, l’altro per un incidente che ha scatenato mille polemiche non ancora sopite. Questo il bottino col quale esce il team anglotedesco dall’Australia. Squadra che si incammina verso il Giappone con la testa carica di pensieri negativi e di quesiti inevasi. 

L’unica certezza è che non c’è certezza. Una prospettiva che fa paura, diciamolo con franchezza. Dopo anni passati a dare lezioni a tutti, la Mercedes si è trasformata in un alunno svogliato che pensava di poter ottenere facili promozioni senza studiare. Il gioco è durato pochissimo e la realtà ha presentato un conto salatissimo.

Alla terza stagione di un quadro normativo basato sull’effetto suolo, a Brackley non hanno ancora cavato il ragno dal buco. Stesse problematiche, simili le parole dei protagonisti. “Dobbiamo capire”, “Stiamo lavorando”, “I margini di miglioramento ci sono”. E via citando. Solfa che non convince più perché la pista smorza ogni tentativo di progresso. La cosa va avanti da troppo tempo per essere confidenti.

George Russell (Mercedes AMG Petronas F1 Team) - Gp Australia 2024
George Russell abbandona la sua Mercedes W15 dopo l’incidente negli ultimi istanti del GP d’Australia

Mercedes: lo stato confusionale è totale

Lo stato di confusione che caratterizza la Mercedes di questo avvio di campionato è sintetizzato dalle parole di Toto Wolff proferite dopo il Gp d’Australia: “Stiamo arrivando a un punto in cui, probabilmente, avremo bisogno di sperimentare in ogni singola gara. E non lo faremo solo al venerdì perché le nostre prestazioni sembrano peggiorare durante il fine settimana”. 

Dichiarazioni che spiegano come la Stella a Tre Punte abbia bisogno di incamerare dati concreti su cui lavorare per capire il comportamento di una vettura, la W15, che non ha centrato gli obiettivi stabiliti in fase di delibera: facilità di guida, retrotreno solido, allargamento della finestra operativa, generale leggibilità per favorire la corretta definizione degli assetti. 

Evidentemente esiste ancora una profonda discrasia tra quanto emerge dalle analisi prodotte ai simulatori e quelle che fuoriescono dal normale lavoro svolto sui tracciati del mondiale. Il male della Mercedes, ormai da tre stagioni, è la mancata correlazione. Un problema assai limitante che sta fatalmente mortificando le prestazioni della W15 e dei modelli che l’hanno preceduta.

Simone Resta ed Enrico Sampò

Mercedes: nuove figure per una migliore correlazione

Ne sono state vittime illustri prima Mike Elliott e ora James Allison. Entrambi, in qualità di direttori tecnici, non sono però stati in grado di superare le difficoltà correlative. L’acquisizione di Simone Resta va letta in questa chiave. L’ex Ferrari diventerà strategic development director

L’ingegnere imolese con trascorsi in Minardi, Alfa Romeo e Haas avrà un ruolo organizzativo andando a coadiuvare il lavoro di Allison che, pochi mesi fa, aveva sottolineato come i reparti dell’azienda si fossero scollati. Situazione che si sta fatalmente riverberando sulle prestazioni di vetture assai modeste nella caratura tecnica se confrontata alla storia del team.

Proprio per migliorare nell’ambito correlativo, il difetto più asfissiante per la Mercedes, arriva anche Enrico Sampò che a Maranello era il driver simulator team leader. A Brackley sarà head of performance software applications. Etichetta che conferma che gli anglotedeschi cercano qualcuno che finalmente riesca a farli raccapezzare nella sfera simulativa

Suzuka – GP Giappone

Ma questo riassetto sarà completato solo l’anno venturo dopo i necessari mesi di gardening dei due. Nel frattempo la Mercedes deve affrontare la sfida rappresentata da Suzuka, un banco di prova che potrebbe acuire la crisi in cui è sprofondata la W15. 

Curve come le Esse, la Dunlop, la Degner, l’iconica a Spoon e la 130R potrebbero essere un “bagno di sangue” per la W15. A Lewis Hamilton e George Russell già salgono i brividi di terrore nel pensare a ciò che dovranno affrontare con quel retrotreno ballerino. 

Nessuna scena splatter in stile Tarantino, tranquilli, è una semplice metafora per calcare la mano. In ogni caso, per chiudere, pare che nella Prefettura di Mie mancherà pure Toto Wolff. I motivi dell’assenza non sono noti ma non dovrebbero esserci collegamenti con le difficoltà in cui versa il team che comunque dovrà gestire anche questo vuoto temporaneo.


Crediti foto: Mercedes AMG Petronas F1 Team

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