Ne avevamo parlato in un articolo del 7 novembre: Valtteri Bottas – Mercedes era una suggestione che poteva concretizzarsi. Una mossa utile alla scuderia di Brackley per tutelarsi nel caso di un difficile adattamento di Andrea Kimi Antonelli. Anche Luca Baldisserri, durante un intervento a CriticaLive, pur elogiando il giovane talento, ha sottolineato che il bolognese, appena diciottenne, potrebbe sentire il peso della pressione in Formula 1.
La Formula 1, dunque, saluta definitivamente il finlandese? Non è detto. Il futuro del pilota di Nastola potrebbe nuovamente tingersi d’argento. Negli ultimi giorni, i rumors su un possibile ritorno di Bottas in Mercedes si sono intensificati, alimentati anche da Toto Wolff, che durante il GP di Las Vegas – concluso con una doppietta Mercedes – ha lasciato intendere che il legame potrebbe riaccendersi.

Bottas e Mercedes: perché questa mossa ha senso
L’esperienza di Bottas, che conosce a fondo il team, le procedure e il funzionamento delle vetture moderne, lo rende una scelta “prêt-à-porter” per Mercedes. Il team di Brackley si trova infatti a corto di alternative nel proprio vivaio, che negli ultimi anni ha prodotto meno talenti pronti al salto in Formula 1 rispetto al passato.
Bottas: un supporto per Antonelli o un rischio per il suo sviluppo?
La possibile presenza di Bottas potrebbe incidere sul percorso di crescita di Andrea Kimi Antonelli, promosso titolare per il 2025. Dopo una stagione di Formula 2 complicata anche da team Prema stranamente non sul pezzo, il giovane talento bolognese si troverà ad affrontare il passaggio nella massima categoria del motorsport, dove le aspettative sono altissime.
Mercedes si muove quindi su un filo sottile: se da un lato intende proteggere il suo giovane pilota, dall’altro sente il bisogno di garantirsi un piano B con un’opzione esperta. Bottas, in questo contesto, rappresenterebbe un’assicurazione contro eventuali difficoltà del rookie.
Le implicazioni per Mercedes
Un eventuale ingaggio di Bottas mostrerebbe un mix di prudenza e strategia. Toto Wolff, noto per la sua abilità nella gestione delle risorse umane, dovrà assicurarsi che Antonelli percepisca questa decisione come un supporto, non come una mancanza di fiducia.
Per Bottas, il ritorno sarebbe un’opportunità per restare nel giro della Formula 1 e dimostrare il suo valore in un ruolo cruciale per ogni team visto che opererebbe anche al simulatore, strumento di vitare importanza nel Circus odierno.

Paul Ripke: una conferma indiretta?
Tra gli indizi che suggeriscono il ritorno di Bottas in Mercedes c’è anche la ricomparsa di Paul Ripke, fotografo e videomaker tedesco legato sia al team di Brackley sia al pilota finlandese.
Ripke, che in passato aveva lavorato con la Stella a Tre Punte, era stato allontanato dal team, si dice per volere di Lewis Hamilton. Tuttavia, durante il weekend di Las Vegas, è stato avvistato nuovamente nel box della scuderia e ha realizzato alcune clip proprio con Hamilton protagonista.
Nei giorni precedenti, Ripke s’era visto con Bottas per produrre alcuni video che ritraevano il finlandese intento a realizzare un tatuaggio. La vicinanza tra i due e il ritorno di Ripke in Mercedes sembrano ulteriori segnali di un accordo imminente.
Un futuro certo per Bottas, ma non sulla griglia
Anche se la griglia del 2025 non vedrà un finlandese tra i 20 piloti titolari, il ritorno di Bottas come terzo pilota rappresenterebbe un’opzione strategica per Mercedes e un’opportunità per qualsiasi altro team che dovesse avere bisogno di un pilota esperto e affidabile.
Per Valtteri Bottas, sarebbe un modo per restare protagonista nel paddock e mantenere un ruolo di rilievo nel circus della Formula 1.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Sauber, Formulacritica