Una delle novità più importanti per l’IMSA nel 2025 è sicuramente il nuovo approccio al BoP. Infatti, la serie nordamericana ha adottato una filosofia simil-WEC, introducendo sulle GTD e GTD Pro, l’equivalente della classe LMGT3 nel Campionato Mondiale, dei sensori di coppia. Nel WEC i costruttori si sono detti soddisfatti dei nuovi parametri presi in considerazione, introdotti in occasione della 24 Ore di Le Mans, in modo da ottenere una competizione il più omogenea possibile. Mercedes sarà una new entry nel WEC, a differenza degli altri costruttori, già presenti la scorsa stagione.
Anche nella Hypercar sono stati introdotti dei nuovi parametri, che dividono di fatto le velocità in due parti: quelle di percorrenza, e quelle di punta, nelle quali la 499P ha sempre dimostrato di eccellere. La FIA con tali cambiamenti ha voluto andare in contro a coloro che faticavano in questo ambito, come Porsche, che tra le LMDh è quella che ha sofferto maggiormente le velocità massime, ma parleremo dei prototipi a tempo debito, una volta a ridosso dell’inizio della stagione 2025 del FIA WEC.
FIA WEC – Mercedes soffrirà tali cambiamenti?
I nuovi sensori di coppia introdotti sulle GTD e GTD Pro non sono altro che quelli già presenti nel WEC. Non a caso, infatti Corvette, Ferrari, Lamborghini, Ford, Lexus, Aston Martin, Porsche e BMW non hanno patito difficoltà, potendo godere di una certa esperienza, mentre per Mercedes, che debutterà nel WEC quest’anno, sarebbe potuto dimostrarsi un problema. Essi permettono di ottenere dati che esprimono in maniera precisa le prestazioni del motore, misurando la potenza in uscita dal differenziale alle ruote. Hanno delle dimensioni molto contenute, ideali per il mondo delle corse.
Come dichiarato dal Direttore Tecnico IMSA, Matt Kurdock, questi nuovi sensori garantiscono una quantità di dati maggiore in una porzione di tempo minore, riuscendo così a gestire le differenze che la classe GT3 propone. I sensori svolgono un ruolo fondamentale nel mitigare le differenze in trazione, velocità di punta, percorrenza e di basse velocità delle vetture in questione.
Tramite essi sono stati introdotti due nuovi “stage” di potenza. Lo stage 1, per l’IMSA sotto i 190 km/h, utile a gestire le sezione da medio-bassa velocità, molto presenti a Daytona, e lo stage 2, sopra i 200 km/h, utile a gestire le alte velocità raggiunte sui banking del tracciato in Florida. Kurdock sottolinea anche che non è importante gestire i tempi che le vetture fanno segnare, ma anche il modo in cui lo fanno. Questa è una chiave di lettura molto importante nel mondo delle ruote coperte, nel quale il BoP è sempre più determinante.
Mercedes, in vista della prossima stagione nel WEC, nel corso del Roar Before the 24 ha dovuto adattarsi a questo parametro, con il responsabile delle corse clienti che non si è mai detto ottimista in vista delle qualifiche e della gara. Stefan Wendl, tuttavia, ha dichiarato ai microfoni di RACER di come sia stato tutto risolto, come dimostrano i tempi fatti segnare nelle qualifiche dalle vetture AMG.
Nel corso dell’inverno sono stati svolti dei test a Portimao e su altre piste europee dal costruttore tedesco, in modo da prepararsi in vista della Rolex24. Però, l’assenza ai test di novembre e i ritardi accusati dalla #75 e i problemi della #69 durante le primissime sessioni di prove libere non hanno di certo aiutato il costruttore tedesco. Probabilmente non saranno da considerare i protagonisti, ma possiamo essere sicuri che non se la caveranno male.
Per il 2025 non sembra più essere un problema. Vista l’esperienza maturata nel WEC da Iron Lynx nella passata stagione, e i contatti che sicuramente ci saranno con la casa madre del progetto italo-tedesco, Mercedes sarà della partita quest’anno. Ora non ci resta altro che aspettare l’annuncio dei piloti.