Da quando è entrato in vigore il regolamento delle vetture a effetto suolo, solo quest’anno la Mercedes ha conosciuto un inizio positivo di stagione. Certamente, nessuno a Brackley avrebbe desiderato trovarsi così dietro rispetto alla McLaren. Però, se si guarda al percorso effettuato da Mercedes e alla volontà di non stravolgere un progetto tecnico iniziato lo scorso anno – che sembra star dando i giusti frutti a differenza di altre squadre che lo hanno stravolto – la squadra di Toto Wolff non può che essere soddisfatta.
Soprattutto, per le prestazioni di George Russell, sempre più guida del team e pilota su cui puntare per un’eventuale lotta Mondiale nel futuro. In effetti, dopo Oscar Piastri e Lando Norris, è proprio Russell il conducente ad aver ottenuto più podi.
In un recente video pubblicato nei canali della Mercedes, James Allison, direttore tecnico della squadra, ha parlato di questa prima parte della stagione, evidenziando come tutto il team debba lavorare per cercare di non essere competitivi soltanto in qualifica. Secondo l’ingegnere, l’obiettivo deve essere cercare di comprendere il funzionamento degli pneumatici. Solo allora, la McLaren potrà essere battuta.
James Allison: “Manca correlazione di prestazione tra qualifica e gara”
In queste prime sei uscite, l’arma della Mercedes è stata la capacità di saper mettere insieme un buon giro di qualifica, concedendosi la possibilità di poter partire il più avanti possibile e di gestire la gara. Tuttavia, l’intera squadra di tecnici è conscia del fatto che se il sabato rappresenta un’opportunità da sfruttare – ma rischiosa perché basta un errore per compromettere tutto il weekend – per la domenica, invece, la W16 necessita degli upgrade.

“Abbiamo riscontrato una mancanza di correlazione tra le prestazioni in qualifica e in gara. Troviamo sia abbastanza semplice riuscire a far funzionare le gomme per un singolo giro, ben bilanciate sia all’anteriore che al posteriore. Ciò permette ai piloti di essere più precisi e sicuri durante il giro di qualifica“, racconta Allison elogiando il punto di forza della W16.
“Ma una volta arrivati in gara, le gomme si scaldano più velocemente di quanto vorremmo. Così, i piloti devono rallentare per gestire le gomme, la temperatura delle gomme, rallentandosi ovviamente. E questo non è ovviamente ottimale per noi”, continua l’ex Ferrari.
Le difficoltà che incombono durante una stagione così lunga con gare ravvicinate
Una volta aver individuato i punti deboli della vettura, tuttavia, è difficile riuscire a lavorare al 100% a causa delle numerose gare ravvicinate. Di questo, James Allison ha parlato nella sua intervista, rassicurando anche i tifosi di nuovi aggiornamenti previsti nelle prossime gare europee.
“Abbiamo portato già degli upgrade che non sono stati così vistosi. Ce ne saranno altri nelle prossime gare. Con un pò di fortuna, magari miglioreranno le nostre performance. Siamo già al primo quarto di stagione, ma ci stiamo rendendo conto che è difficile portare aggiornamenti alla macchina quando il tempo a disposizione tra una gara e l’altra è così ristretto”, confessa il britannico.

“Spero che i prossimi aggiornamenti che porteremo ci permettano di avanzare un pò e che continueremo a lavorare sulla temperatura degli pneumatici, ciò che veramente potrà aiutarci a vincere”.
James Allison stabilisce l’obiettivo tecnico del team: “Migliorare il ritmo di gara”
In vista del prossimo triple header europeo che vedrà la Formula 1 approdare a Imola, Barcellona e Montecarlo, il direttore tecnico della Mercedes ha stabilito la priorità della squadra. Secondo lo stesso Russell, la McLaren riesce a essere così dominante grazie alla gestione degli pneumatici. James Allison è sullo stesso avviso e intende scoprire il segreto.

“La nostra priorità in vista del triple header sarà sicuramente di migliorare il nostro ritmo di gara e di mantenere le premesse del sabato anche la domenica. Dovremo, quindi, arrivare a controllare meglio la temperatura degli pneumatici e assicurarsi che la macchina possa sfruttare tutto il potenziale“, conclude Allison.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team