Il 2024 è stato un anno complicato per la Mercedes, una stagione fatta di alti e bassi che ha evidenziato sia i limiti sia le potenzialità della scuderia di Brackley. Dopo un decennio di dominio incontrastato, le Frecce d’Argento sono apparse lontane dalla forma smagliante che le aveva caratterizzate, nonostante alcuni successi che hanno acceso speranze per il futuro. Per il 2025 l’obiettivo è impostare una vettura, la Mercedes W16, che abbia nella costanza di rendimento la virtù principale.
Toto Wolff, grande boss del team anglotedesco, e gli ingegneri hanno riconosciuto la necessità di maggiore coerenza per competere nuovamente ai massimi livelli. Le difficoltà tecniche e strategiche vissute con la W15, unite alla notizia del passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari nel 2025, hanno rappresentato una sfida per il morale e le prestazioni generali. Tuttavia, la squadra ha dimostrato di essere in grado di reagire e prepararsi per un ritorno al vertice.
L’annata è partita sotto tono, con George Russell e Lewis Hamilton incapaci di competere con la dominante Red Bull di Max Verstappen. La mancanza di podi nella prima parte dell’anno ha messo in evidenza i problemi di assetto e di usura degli pneumatici della W15, rendendo evidente che la macchina non fosse all’altezza delle aspettative.

Mercedes W15: a metà stagione la svolta che non si è del tutto compiuta
Il cambio di passo è arrivato a Montecarlo con un aggiornamento all’ala anteriore che ha migliorato significativamente le prestazioni: leggi qui il focus. È lì che il team ha iniziato a intravedere progressi che sono deflagrati in Canada: Russell ha conquistato la pole position e un podio, segnando una svolta decisiva nel 2024.
Poco dopo, in Austria, la Mercedes ha agguantato la prima vittoria stagionale. A Silverstone il bis con Hamilton che ha vinto il suo primo Gran Premio dal lontano 2021. Il successo è stato seguito da altre buone prestazioni, inclusa una vittoria a Spa-Francorchamps e un’impressionante doppietta a Las Vegas.
Segnali positivi che non hanno però permesso di superare quell’andamento altalenante che dipendeva dalle difficoltà nel trovare la finestra operativa ideale, un problema che probabilmente è dipeso da un retrotreno capriccioso. È stata in particolare la gestione delle gomme posteriori, specie in condizioni di alta temperatura della pista, ha mandare dallo psicologo lo staff ingegneristico di Brackley.
Molti hanno definito la W15 un animale notturno, da basse temperature. Questa peculiarità ha limitato le prestazioni sui circuiti caldi. Problematiche simili a quelle osservate sulla Aston Martin AMR24 che utilizza, on a caso, lo stesso assale posteriore, cosa non verificatasi sulla McLaren MCL38 che, guarda caso, progetta autonomamente questa componente-chiave.

Mercedes W16: focus sul retrotreno
Proprio osservando la lezione della vettura papaya, gli ingegneri Mercedes hanno già identificato quest’area come prioritaria per il 2025, con l’obiettivo di migliorare sia la componente meccanica sia quella aerodinamica. Gli esempi positivi non mancano: la Ferrari, che nel 2023 soffriva di un’eccessiva usura degli pneumatici, è riuscita a risolvere il problema nel campionato chiusosi pochi giorni fa. Per la Mercedes, oltre alla MCL38, anche la SF-24 è una fonte di ispirazione e una prova che un simile miglioramento è possibile.
Toto Wolff non ne vuol sentir parlare di alzare bandiera bianca nell’ultimo anno di fermo normativo. “Avremo le stesse regole che abbiamo ora. Se riusciamo a lottare per le vittorie, allora possiamo competere per il mondiale”. C’è un altro fattore che può aiutare Mercedes nel suo piano di rimonta: l’aumento del tempo in galleria del vento ottenuto grazie all’arretramento dal secondo al quarto posto nella classifica costruttori. Una cosa che farà la differenza a livello progettuale.
Nell’anno in cui debutterà in pianta stabile Andrea Kimi Antonelli, Mercedes sa che deve produrre una vettura leggibile, facile da guidare e adattiva per evitare che il talento italiano su cui il team ha investito risorse e tempo possa incontrare problemi che ne limitano la crescita. Se la W16 sarà competitiva fin da subito, Antonelli potrebbe sorprendere, proprio come fece Lewis Hamilton al suo debutto nel 2007.
La Mercedes ha dimostrato di poter ancora vincere, ma la chiave del successo sarà trovare una costanza che è mancata nel 2024 e nelle due annate precedenti. Gli ingegneri e il team pensano di aver capito dove e come intervenire. Ora la palla passa ai comparti progettazione per dimostrare con i fatti che è vero.
Crediti foto: Chiara Avanzo