McLaren conferma: cambiate le regole d’ingaggio per aiutare Norris a lottare per il titolo piloti

Dopo settimane di valutazioni, la McLaren ha finalmente deciso di sospendere le “papaya rules”: Oscar Piastri si metterà al servizio di Lando Norris per permettere a quest'ultimo di impensierire seriamente Max Verstappen nella lotta al titolo

Forse ci siamo, forse è davvero arrivato il momento in cui la McLaren congela le “papaya rules e punta tutto su Lando Norris per provare a dargli una mano concreta nella lotta contro Max Verstappen per conquistare il campionato del mondo piloti visto che la matematica lo tiene ampiamente aperto.

Stavolta non si tratta di nostre ricostruzioni o di ragionamenti congetturali: è Andrea Stella, il team principal di Woking, ad ammettere che qualcosa deve essere rivisto all’interno delle regole di ingaggio stabilite dalla scuderia.

“Il concetto generale è che siamo incredibilmente determinati a vincere, ma vogliamo farlo nel modo giusto“, così ha esordito Stella in un’intervista rilasciata alla BBC. Con 62 punti di distacco nella classifica piloti e otto gare al termine, nulla è impossibile, anche se lo scoglio da superare è piuttosto grande.

McLaren Papaya Rules
Lando Norris viene attaccato e superato da Oscar Piastri alla Variante della Roggia, GP Italia 2024

McLaren: la necessità di rivedere le “papaya rules”

McLaren sta pensando di rivedere le regole interne perché Oscar Piastri, attualmente quarto in campionato, è distaccato di ben 106 punti dalla vetta. Un gap che di fatto lo estromette dalla lotta per il titolo e che suggerisce una gestione più oculata del rapporto tra i due piloti. Aiutare Norris a lottare per il campionato darebbe anche maggiore slancio nella corsa al mondiale costruttori, che vede una McLaren lanciatissima e una Red Bull in una costante frenata tecnica e sportiva.

Stella ha ribadito che i principi e gli interessi della squadra vengono prima di tutto e che la sportività è importante nel modo in cui i piloti corrono in pista: “Vogliamo essere equi con entrambi i driver“, ha sottolineato il manager, aggiungendo: “[…] non vogliamo più vedere una situazione come quella di Monza, in cui entriamo in una chicane in prima e seconda posizione e usciamo primi e terzi. Questo è un danno per la squadra“.

L’ingegnere italiano, al timone della McLaren da due stagioni, ha spiegato che l’approccio avuto in Brianza si è rivelato deleterio per la squadra, perché una potenziale doppietta si è trasformata in un secondo e terzo posto, e i punti rosicchiati a Verstappen sono stati relativamente pochi. Si doveva affondare il colpo in una giornata in cui la Red Bull ha incontrato difficoltà particolari e invece si è permesso a Milton Keynes di contenere i danni.

Stella ha quindi aperto al cambiamento delle regole che disciplinano il rapporto tra i due alfieri, lasciando intendere che a Baku le cose cambieranno. Delle conversazioni si sono svolte in fabbrica nelle settimane successive a Monza, e i piloti hanno mostrato uno spirito molto collaborativo. Il dirigente ha sottolineato un passaggio chiave quando ha affermato che è stato chiesto a Piastri se fosse disposto a rinunciare a una vittoria per aiutare il compagno: “È doloroso, ma se è la cosa giusta da fare, lo farò“. Questa è stata la risposta del pilota australiano, che di fatto certifica un cambio di approccio.

È chiaro che si tratta di un grande sacrificio, perché ogni pilota, come spiega lo stesso Stella, è programmato per puntare alla vittoria. Tuttavia, a un certo punto deve prevalere l’interesse della squadra. McLaren finalmente ha preso coscienza del fatto che vincere il campionato costruttori è un traguardo molto importante per un team che non s0impone da molti anni, ma che il titolo piloti darebbe ancora più lustro al recupero che la squadra ha saputo compiere negli ultimi due anni.

Andrea Stella tra i suoi piloti: Lando Norris e Oscar Piastri – McLaren F1

Norris non si aspetta un supporto totale o dei regali da parte del team, la sua ambizione è quella di vincere con le sue forze. Tuttavia, si rende conto che in alcune circostanze è necessario il supporto del compagno di squadra, che deve diventare un alleato e non una sorta di nemico, come accaduto a Monza, quando alla variante della Roggia si è sfiorato l’impatto tra le due MCL38.

Per concludere, da questo momento in poi ci si aspetta uno spirito più collaborativo da parte di Piastri, ma certamente non che l’australiano stenda tappeti rossi o sacrifichi vittorie se il compagno di squadra è troppo distante. Questo è un altro punto focale: Lando deve mettersi nelle condizioni di farsi aiutare e non può più permettersi di correre al risparmio, come è accaduto durante il Gran Premio d’Italia.


Crediti foto: McLaren F1

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