Con il Gran Premio di Spagna, possiamo quasi affermare che il Campionato Mondiale di F1 2025 sia ufficialmente concluso. Forse è un po’ esagerato come giudizio ma rende l’idea di come stiano andando le cose. La McLaren, grazie alla doppietta firmata dall’australiano Oscar Piastri – attuale leader del Mondiale piloti – e da Lando Norris, ha totalizzato ben 362 punti. La storica scuderia di Woking vanta ora un vantaggio di 197 punti sulla prima inseguitrice, la Ferrari.
Visti i problemi che affliggono le dirette rivali – una Rossa altalenante che capitalizza solo in certe circostanze, come l’ingresso della Safety Car; una Mercedes tormentata dall’affidabilità della power unit; e una Red Bull che di fatto corre con un solo pilota, Max Verstappen – il decimo titolo Costruttori, il secondo consecutivo, è già idealmente esposto nella bacheca di Woking.
È iniziato il Campionato “McLaren” piloti di F1?
Il Gran Premio di Spagna avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta per il campionato, grazie all’introduzione della famigerata TD018, pensata per ridurre il vantaggio McLaren limitando l’eccessiva flessibilità delle ali anteriori. Tuttavia, l’effetto sperato non si è visto: i due piloti hanno chiuso comunque primo e secondo.
A peggiorare la situazione per gli avversari ci ha pensato Max Verstappen, protagonista di un episodio controverso: ha deliberatamente speronato la Mercedes di George Russell (ne abbiamo parlato qui), ricevendo una penalità di 10 secondi e finendo 10° al traguardo, oltre a vedersi togliere 3 punti sulla Superlicenza. Ora Verstappen è a quota 11: a un solo punto dalla squalifica per una gara, se dovesse incorrere in altre infrazioni nei prossimi due appuntamenti in Canada e Austria.
Il risultato? Un altro colpo alla sua rincorsa iridata: Verstappen accusa ora un ritardo di 49 punti da Piastri e 39 da Norris.
Il primo obiettivo della McLaren – estromettere il rivale più pericoloso – può dirsi raggiunto. I due alfieri di Woking hanno corso con intelligenza tattica, alternandosi nel ruolo di “gregario” per contenere l’asso olandese. Ora, dopo i fatti di Barcellona, possono concentrarsi liberamente sulla lotta per il titolo piloti, visto che sono separati da appena 10 punti.

McLaren: è la fine delle “papaya rules”?
Le famigerate “papaya rules”, ovvero le regole non scritte di non belligeranza tra i due piloti McLaren, tanto discusse nella scorsa stagione e accusate di aver tarpato la rimonta di Lando Norris su un Verstappen già in difficoltà, potrebbero essere archiviate.
Oggi lo scenario è mutato: il titolo Costruttori è virtualmente in cassaforte e l’obiettivo diventa quello di riportare l’iride piloti a Woking, dove manca dal lontano 2008.
I due piloti avranno quindi mano libera, e potranno prendersi quei rischi che fino a poco fa venivano loro negati in nome della strategia di squadra.
Questa sfida interna riporta alla memoria gli anni d’oro della scuderia inglese, quando alla fine degli anni ’80 la rivalità tra Ayrton Senna e Alain Prost infiammava i circuiti e trascinava l’intero mondo della F1 verso nuove vette.
Oscar Piastri e Lando Norris, almeno finora, non hanno mostrato i livelli di tensione di quei tempi. Ma mancano ancora 15 Gran Premi e 4 Sprint Race: a volte, basta una scintilla per appiccare un incendio.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren F1
Seguici sul nostro canale YouTube: clicca qui