Oscar Piastri si sta affermando come protagonista assoluto della McLaren e della stagione in corso di Formula 1. Dopo aver centrato tre vittorie nei primi cinque appuntamenti – in Bahrain, Cina e Arabia Saudita – il pilota australiano ha conquistato la vetta della classifica iridata con 99 punti, precedendo il compagno di squadra Lando Norris di 10 lunghezze. Alle loro spalle, Max Verstappen insegue a quota 87.
Il risultato di Jeddah ha segnato un momento storico: Piastri è il primo australiano a guidare il campionato dal 2010, quando a farlo era Mark Webber, attuale manager del talento McLaren. Un segnale di continuità e di un passaggio di testimone che non passa inosservato.
Il CEO della McLaren Zak Brown, intervistato da F1 TV dopo il successo in Arabia Saudita, ha elogiato la crescita del 24enne, sostenendo che il suo rendimento è destinato a migliorare ulteriormente con il peso della leadership mondiale: “Sono convinto che, da capofila, Oscar diventerà ancora più forte. È una fase che affronterà con naturalezza”.
Riflettori puntati anche su Lando Norris, autore di una brillante rimonta fino alla quarta posizione a Jeddah dopo un errore nella fase finale delle qualifiche. La prospettiva di un confronto diretto tra i due alfieri di Woking è sempre più concreta, e Brown non nasconde l’attesa. Che si fa trepidante. “Abbiamo due piloti di pari valore. Corrono duramente ma con rispetto reciproco. Finora non li abbiamo visti davvero battagliare ruota a ruota, ma quel momento sta per arrivare. Sarà una gara nella gara”, ha detto il dirigente.

Il manager americano ha poi minimizzato eventuali tensioni interne, assicurando che un duello tra i due non destabilizzerebbe l’ambiente: “Per noi sarà un episodio normale. Quando hai due top driver che si trovano spesso fianco a fianco in pista, è inevitabile che prima o poi succeda qualcosa. Ma fa parte del gioco. Anzi, siamo impazienti”.
Il prossimo capitolo della stagione si scriverà a Miami (qui il programma), pista che nel 2024 ha visto proprio Lando Norris salire per la prima volta sul gradino più alto del podio in Formula 1. Le premesse per una sfida interna ad alta tensione ci sono tutte.
Crediti foto: McLaren F1