McLaren è tornata alla vittoria del titolo costruttori dopo oltre due decenni e l’ha fatto mettendosi alle spalle l’ambiziosa Ferrari, i fenomeni della Red Bull e i fornitori di motori della Mercedes. Questo per dare la cifra dell’impresa che diventa ancor più grande considerando che l’anno scorso, a inizio campionato, la MCL60 arrancava nelle retrovie. Rimonta prodigiosa figlia e frutto del lavoro di Andrea Stella e degli altri uomini chiave di una realtà che finalmente è tornata al livello che la sua storia le impone.
L’errore più grande che potrebbe fare McLaren è quello di crogiolarsi sugli allori. Andrea Stella ha messo in guardia da questa prospettiva. L’ingegnere-manager (qui il suo profilo) teme quelli che definisce i “biscotti avvelenati“.

Di cosa si tratta? Sostanzialmente delle interferenze esterne e dell’autocompiacimento da risultato ottenuto. Per garantire un successo duraturo alla McLaren è necessario allontanare queste pericolose derive. E bisogna farlo proprio ora che i calici del trionfo sono ancora levati.
“Rifiutare i biscotti avvelenati è uno degli elementi fondamentali per verificare e convalidare che la cultura che abbiamo creato non è solo teoria, ma si manifesta nella realtà“, ha spiegato Stella. “Avremo sempre biscotti avvelenati nel nostro cammino. Ci saranno sempre tentativi di creare divisioni, di rompere la coesione della squadra“.
“Ma ribadiamo ogni giorno che non raccoglieremo quei biscotti. Sarebbe ingenuo e arrogante pensare che, solo perché abbiamo raggiunto un traguardo, ora siamo perfetti, possiamo rilassarci e credere che tutto ci sia dovuto solo perché siamo campioni del mondo. Non c’è niente di nuovo: penso che la filosofia migliore sia quella di ripartire come se avessimo perso. Ed è proprio ciò che faremo nella preparazione per la prossima stagione“.

McLaren MCL39: una vettura azzardata
Per continuare a primeggiare McLaren vuole giocare non solo sul fronte psicologico, ma anche prendersi dei rischi sul versante tecnico. Dalla scuderia di Woking trapela che si stano correndo alcuni “rischi” con il design della vettura per il 2025, puntando a una doppietta nei titoli che mette in palio la Formula 1.
Dopo un anno che ha superato di gran lunga le aspettative iniziali, il CEO della McLaren, Zak Brown, ha spiegato che l’approccio al 2025 sarà completamente diverso, sia in termini di ambizione che di mentalità.
In un’intervista esclusiva ad Autosport, Brown ha dichiarato che il team non è soddisfatto del ritmo dell’attuale vettura e ha scelto di spingersi oltre i limiti con idee di design ambiziose per il prossimo anno.
“Stiamo affrontando il prossimo anno a pieno regime. Penso che ora siamo in una mentalità diversa, più sicuri e disposti a correre rischi nello sviluppo della vettura del 2025. Il team non sta pensando: ‘Modifichiamo un po’ qua e là, la macchina è abbastanza buona’. Abbiamo alcune soluzioni per la prossima monoposto che rappresentano veri e propri rischi“.
“Penso che si arrivi al vertice solo cercando di battere tutti, invece di accontentarsi di essere competitivi. La nostra mentalità ora è: ‘Batteremo tutti’. Brown ha sottolineato che la McLaren sa di dover essere all’avanguardia nel 2025 per contrastare Red Bull, Ferrari e Mercedes, tutte squadre che hanno vinto gare nelle fasi finali della stagione.
“Dobbiamo superarli in pista, superarli strategicamente e andare oltre, abbandonando una mentalità del tipo ‘non commettere errori’, perché non è abbastanza competitiva. Ora siamo molto forti e abbiamo due piloti eccezionali. Questo è un enorme punto di forza”.
“La concorrenza è davvero forte. Mercedes è lì, così come Ferrari e Red Bull – ha aggiunto il manager americano – Proprio quando sembra che una di queste squadre stia iniziando a rallentare, riesce a ribaltare tutto. Penso che l’anno prossimo ci saranno quattro squadre in grado di vincere entrambi i campionati”.

Dopo un anno in cui la McLaren ha dovuto reimparare a vincere e ha perso alcune opportunità per concorrere per il titolo piloti, Brown dice che il team ha guadagnato molta fiducia dalle esperienze vissute, anche da quelle meno felici.
“Penso che saremo molto più preparati il prossimo anno, perché quest’anno siamo partiti senza immaginare di poter arrivare dove siamo oggi. Forse non eravamo mentalmente pronti. Non eravamo impreparati, ma non avevamo la mentalità che ora ci caratterizza. Affronteremo il prossimo anno sapendo quanto sarà difficile, ma con la volontà di vincere sia il campionato piloti che quello costruttori.
“Quest’anno l’obiettivo era entrare tra i primi tre e vedere se Lando potesse ottenere la sua prima vittoria. Ora siamo oltre. Abbiamo due piloti capaci di lottare per il titolo mondiale, e puntiamo a vincerli entrambi”.
Crediti foto: McLaren F1