Lando Norris l’ha fatto di nuovo. Ebbene sì, l’alfiere della McLaren ha beffato d’astuzia e di strategia il suo talentuoso, freddo e calcolatore compagno di scuderia: Oscar Piastri. Ma è anche grazie a quest’ultimo se l’inglese ha vinto il Gran Premio d’Ungheria. Ma andiamo con ordine.
Nelle qualifiche, Charles Leclerc si porta a casa, in modo incredibile, la pole precedendo proprio Piastri e Norris. Alla partenza, tutti i primi scattano alla perfezione. Norris più degli altri. Ma purtroppo, o per fortuna, Piastri preferisce tenerlo bloccato dietro, piuttosto che provare a sopravanzare Leclerc. Il pilota di Bristol vedrà la carreggiata chiusa davanti a sé. La Mercedes di Russell e l’Aston Martin di Alonso ne approfittano, superandolo.
Mentre Norris era scivolato in quinta posizione, nella cabina di commento dell’emittente italiana che trasmette la Formula 1 erano iniziate le lezioni di psicologia non richieste. Probabilmente, non sapevano che sarebbe arrivata una masterclass da parte dell’inglese che li avrebbe portati a scuola, come fatto da Verstappen nella Sprint Race del sabato di Spa-Francorchamps.

Lando Norris: la follia contro ogni calcolo
Messo alle strette dalla situazione creatasi, con l’altro pilota della McLaren in agguato contro il capofila Leclerc, Lando Norris e il suo team provano una mossa che o avrebbe portato alla vittoria o alla disfatta.
Superato Alonso, il driver inglese non riesce a sorpassare Russell vedendo sfuggire Piastri. Si decide dunque di puntare tutto sulla sosta singola, visto che i primi tre adotteranno il doppio pit. Norris allunga lo stint di oltre 10 giri sui principali avversari con le gomme medie prima di montare gli pneumatici di mescola dura (C3 per l’occasione, ndr).
I primi tre si fermano ai box per una seconda volta visto l’impossibilità di concludere la gara con quasi 50 giri con lo stesso compound. Norris li passa tutti, in un colpo solo, avviandosi così verso la vittoria che sembrava insperata solo alla prima curva, al primo giro.
Piastri, raggiunto il suo principale avversario per il titolo, può solo provare la mossa della disperazione, rischiando il tamponamento. Una manovra che non ha avuto gli effetti sperati. Molto probabilmente le strategie si sarebbero basate sull’andamento del primo giro. Forse a Norris l’idea della sosta unica balenava già prima dello spegnimento dei semafori.

Norris vince, il partito del “se” e del “ma” è più nutrito che mai
Già se ne era parlato dopo il Gran Premio d’Austria vinto da Lando Norris di quanto l’inglese della McLaren sia considerato un “immeritevole” da parte della stampa, preferendo il freddo e calcolatore Oscar Piastri a cui però viene perdonato tutto in nome di non si sa cosa. Un giorno forse ce lo spiegheranno. Quando la stampa decide di proteggere o attaccare qualcuno c’è poco da fare. Non avendo vessilli, quando c’è da criticare, si critica, quando c’è da difendere, si difende.
Dopo la straordinaria vittoria di Norris, non sono arrivati complimenti nei suoi confronti, ma solo i “se” e i “ma”. “Se Norris non avesse ricevuto la dritta dalla McLaren…”, “ma Piastri è stato penalizzato dal team…” e altre amenità che oltre dai social, purtroppo, provengono anche dagli addetti ai lavori.
Dallo 0 del Canada, Lando Norris ha vinto ben 3 Gran Premi su 4, Piastri ha trionfato solo a Spa. Lando ha recuperato ben 13 punti dai 22 di disavanzo che aveva dopo Montreal. Se dovesse mantenere questa media, Piastri ha ben poco da calcolare. Norris si sta rivelando un avversario da temere e da cui ci si può aspettare di tutto, anche cose incredibili. Con i ‘’se” e con i “ma”, non si va da nessuna parte.
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Crediti foto: Keystone, Getty, Attila Kisbenedek/AFP
Una disamina a dir poco perfetta!
Ciao.
A SKY continuano a mostrare la collezione di errori di Norris (del 2024 e del 2025)
La stampa preferisce PIASTRI per le “chiare origini italiane” 😀
A me non sempre poi tanto freddo come dicono. Finché non aveva niente da perdere, logico osasse più di Norris. Adesso che c’è in gioco il mondiale ha già fatto due frenatone al limite col rischio di speronare il compagno (più la scemenza fatta a Silverstone contro Verstappen). L’ha fatto Norris in Canada, apriti cielo….
Oscar Piastri è sicuramente veloce ed è un buon pilota. A me, però, entusiasma più Norris, con tutte le sue imperfezioni. In gara gesisce meglio le gomme e ha sempre un ottimo ritmo.