Piccolo disclaimer: questo articolo non intende assolutamente difendere a spada tratta Lando Norris. Bensì, si pone come obiettivo di analizzare in maniera lucida la situazione del pilota McLaren fresco vincitore del Gran Premio di Singapore. Nell’ultimo periodo, non si è parlato d’altro del pilota britannico, criticato da più parti per la sua non capacità di sfruttare appieno il potenziale della sua MCL38, arrivando a “regalare” spesso le vittorie agli avversari e al suo rivale Max Verstappen.
L’attuale classifica del campionato ci dice che Max Verstappen, leader del campionato da ormai 87 Gran premi, ha un vantaggio di 52 punti su Lando Norris, quando mancano ormai solo sei gare e tre sprint race. In uno scenario in cui Lando vinca tutte e sei le tappe rimanenti, al tre volte campione del mondo basterebbe solamente arrivare secondo per assicurarsi il quarto titolo iridato consecutivo.
L’impressione è che Norris abbia tutte le chance di vincere il Titolo Mondiale. A Singapore non ha avuto rivali e Verstappen non riusciva a tenere il passo. Inoltre, l’inglese si avvale anche di un talentuoso compagno di squadra che potrebbe rubare qualche punticino al tre volte campione del mondo, senza dimenticare della Ferrari e della Mercedes, che potrebbero rivelarsi degli alleati.
L’inizio di stagione e la prima vittoria a Miami
Facciamo adesso un passo indietro, tornando al debutto della stagione 2024. Lando Norris era considerato un contendente al titolo? Assolutamente no. Anzi, i primi appuntamenti stagionali avevano visto Red Bull confermare la propria leadership tecnica, seguita da Ferrari con un discreto vantaggio su Mercedes e McLaren.
Dato che il team di Woking aveva concluso la passata stagione in modo positivo, si pensava che sarebbe stata seconda forza sin dal principio. La svolta arriva nella gara di Miami, quando la MCL38 introduce un massiccio pacchetto di aggiornamenti volti a migliorare l’aerodinamica. Proprio in questa occasione, grazie anche alla Safety Car, Lando Norris trova la sua prima vittoria in carriera.

Da lì comincia l’ottimo periodo di forma della McLaren. La MCL38 si comporta bene in tutte le piste ma Lando, insieme a McLaren, non riesce ad approfittare del potenziale della monoposto e le vittorie non arrivano. Anzi, vanno a Max Verstappen, Leclerc, Russell e Hamilton.
Le colpe di Lando Norris: troppe partenze sbagliate e troppo gentile con il team
Certo, con il senno di poi tutti i punti perduti per strada potrebbero pesare a fine stagione. Da quando ha vinto a Miami, in moltissime occasioni, Norris avrebbe potuto trionfare. La colpa del pilota papaya è stata innanzitutto di non aver saputo capitalizzare le pole position in vittorie. Si prenda come esempio il Gp di Barcellona, dove Lando non ha saputo mantenere la prima posizione in partenza. In terra spagnola arriva secondo alle spalle di Verstappen (tra l’altro la sua ultima vittoria in campionato).
In Ungheria viene sorpassato di nuovo in partenza da Piastri. Riprende poi la posizione grazie ad una “strana” strategia papaya (ma ci arriveremo dopo a questo), ma il team lo convince poi a restituire la leadership della gara all’australiano. Per non parlare del Gp di Monza, ossia quando Oscar lo ha sorpreso alla Roggia effettuando una manovra di sorpasso straordinaria.
Poi arriva il Gp di Baku e stavolta sbaglia le qualifiche commettendo un errore stupido che lo farà partire molto indietro. Ecco, soprattutto negli appuntamenti di Monza e Baku, approfittando di un Verstappen in netta difficoltà, se Lando avesse vinto avrebbe guadagnato tantissimi punti su Max e staremmo adesso parlando di altro.

Bisogna però ammettere che, seppur Norris corra in F1 dalla stagione 2019, è la prima volta che si trova in una situazione in cui può diventare campione del mondo. Lando Norris è un pilota talentuoso e veloce che può sicuramente vincere un mondiale, ma la sua storia dimostra che rispetto agli altri ha bisogno di più tempo per maturare. Nel campionato di F2 riuscì a vincere, da rookie, la prima gara per poi non riuscire più a ripetersi. Arrivò quindi secondo in campionato alle spalle di Russell.
Trovarsi come rivale per il campionato un amico ma anche un “cannibale” non è certamente facile. Stiamo comunque parlando di un pilota che ha appena vinto la sua terza gara contro un tre volte campione del mondo che con il suo piede riesce a mettere una toppa ai problemi della Red Bull. Qualora Norris dovesse perdere il titolo di campione del mondo per pochi punti, avrà sicuramente di cui rimproverarsi, ma senza fustigarsi.
Le colpe di McLaren: avrebbero dovuto puntare su Norris sin da subito?
Se già è difficile affrontare Max, immagina farlo da solo. La McLaren ha la colpa di non aver aiutato Lando in certe occasioni. Partiamo con le strategie. La prima gara che viene in mente è quella di Montreal, in cui gli strateghi del team papaya, in occasione dell’uscita della Safety Car, tengono Norris fuori. O ancora il Gran premio di Silverstone, quando Norris viene fermato dopo Hamilton e Verstappen per montare le gomme da asciutto, perdendo prima la posizione su Hamilton e poi su Verstappen.
Un’altra domanda che questo articolo si pone è se in casa McLaren avrebbero dovuto sin da subito puntare su Lando Norris. Forse avrebbero dovuto gestire meglio i due piloti, questo è chiaro. A Norris manca la vittoria del Gp d’Ungheria. Ha dimostrato di poter vincere quella gara, allungando su Piastri che non riusciva più a riprenderlo, ma alla fine il team gli ha imposto di cedere la posizione all’australiano.

A Monza la McLaren ha lasciato i due piloti liberi di lottare, permettendo a Piastri di attaccare Lando alla Roggia, e facendogli perdere persino la posizione su Leclerc. È chiaro a tutti che Piastri sia un talento eccezionale e che ha la stoffa del campione. Tuttavia, questo è solo il suo secondo anno in Formula 1 e in McLaren a dispetto di Norris che corre per la squadra sin dal 2019, e lui è stato presente nei momenti di difficoltà, ha accettato persino scorso di lottare con Sauber e Williams.
Inoltre, ha rifiutato il sedile della Red Bull per rimanere in McLaren. Col senno di poi sembra aver fatto la scelta giusta, ma rifiutare Red Bull l’anno scorso è stata una scelta coraggiosa poiché parliamo di una squadra che ha vinto 21 gare su 22 disponibili. Vista quindi la posizione in classifica, Andrea Stella e Zak Brown avrebbero dovuto puntare sul pilota britannico. Avere infatti il pieno supporto della squadra può dare un’iniezione di fiducia che può spingere a dare di più.
È quindi giusto criticare in questo modo Lando Norris?
Dopo aver analizzato quanto accaduto, la parola spetta a voi cari lettori. In questa pausa Norris e McLaren potranno lavorare insieme per superare Verstappen in classifica. Il Titolo Costruttori è ormai a portata di mano, mentre quello Piloti è più difficile da raggiungere, ma non impossibile. Il team principal Andrea Stella ha dichiarato che punteranno sul talento di Norris per provare a vincere un titolo piloti che manca ormai dal 2008.
Crediti foto: McLaren