Avete presente quel meme in cui diversi uomini si producono in una scazzottata mentre ce n’è uno seduto al tavolo assorto nei suoi pensieri, avulso dal contesto e indifferente al caos che va creandosi? Bene, quella persona è Zak Brown, CEO della McLaren.
Mentre il resto della Formula Uno si fronteggia in un mercato piloti reso bollente dall’improvviso e inatteso addio dei Lewis Hamilton alla Mercedes, Woking si gode la sua stabilità.
Oscar Piastri ha un contratto che scade a fine 2026; Lando Norris, fresco di rinnovo, supera questa data anche se i confini dell’intesa non sono stati resi noti nel momento della ratifica. Un fatto che sta diventando abitudinario e del quale non se ne capiscono le reali motivazioni: segreti di Pulcinella.

McLaren punta sulla stabilità
Dopo aver operato una piccola rivoluzione con l’allontanamento di David Sanchez che non ha fatto in tempo a sistemare le sue cose sulla scrivania dell’ufficio (tre mesi è durato, se non è un record poco ci manca) la McLaren non intende lanciarsi in altri cambi radicali e punta a essere ferma in un mondo circostante che sembra essere impazzito.
Il Mondiale 2024, per la prima volta nella storia, presentava le stesse line-up piloti dell’anno precedente. Era comprensibile che sorgesse una sorta di reazione pruriginosa con un mercato roboante che non è stato affatto chiuso dal passaggio di Hamilton in Ferrari.
Ci sono ancora tante pedine da allocare e altre operazioni clamorose potrebbero consumarsi. Vedasi Verstappen – Mercedes. E teniamo fuori dal computo il mercato dei tecnici che sta letteralmente esplodendo.
Zak Brown ha sottolineato che il suo team non è rimasto “destabilizzato” come alcuni dei suoi rivali. Il manager americano, per dare ulteriore fermezza alla scuderia che dirige, ha comunicato di aver firmato un nuovo accordo a lungo termine per continuare a ricoprire il ruolo di CEO. Atto necessario per mantenere la stabilità all’interno dell’organizzazione.
“Una delle cose che sto cercando di fare è portare stabilità, visibilità e longevità a tutto il nostro team di corse“, ha spiegato il dirigente.
Come osservato in precedenza, la McLaren si è separata da David Sanchez e ora è alla ricerca del suo sostituto. Brown predica calma. “Siamo in un’ottima posizione. Il team è stabile, sappiamo chi sono i nostri piloti, conosciamo il nostro team principal”.
“Tutto sta andando secondo i piani, abbiamo la nostra nuova tecnologia, abbiamo grandi sponsor. Quindi penso che in un momento in cui ci sono alcune squadre destabilizzate, che non sanno chi guiderà le loro auto, che devono affrontare cambi di motore e cose del genere, noi siamo in una posizione abbastanza forte guardando al futuro. Vogliamo solo tenere la testa bassa e andare avanti“.

Il riferimento, nemmeno troppo velato, è alla Red Bull che rischia di perdere i suoi punti fermi: Max Verstappen e Adrian Newey dopo aver detto addio a Honda, elemento che non deve essere sottovalutato.
Ma non è l’unico team ad attraversare una fase transitoria. Mercedes è alla ricerca di un nuovo pilota e di una stabilità tecnica dopo l’avvicendamento tra Mike Elliot e James Allison e la perdita di diverse figure tecniche meno note; Aston Martin, che ha rinnovato con Fernando Alonso, cambierà motorista. Ferrari dovrà tenere insieme una nuova coppia piloti potenzialmente esplosiva.
McLaren, invece, potrà contare su un modello rodato che si pensa possa fare la differenza nella Formula Uno che, dal 2026, entrerà in una nuova e misteriosa fase che dovrebbe generare un vero e proprio riassetto dei valori. Woking lavora per farsi trovare pronta.
Crediti foto: McLaren Racing
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