McLaren bara in F1? Sì, e fa benissimo a farlo!

La McLaren MCL38 domina la F1 2024 con soluzioni aerodinamiche controverse. Le accuse di "barare" si moltiplicano, ma forse è proprio questo che rende la squadra di Woking così brillante.

La stagione 2024 di Formula 1 è iniziata come ci si aspettava, con la solita Red Bull dominante. Max Verstappen, dopo tre titoli mondiali consecutivi, sembrava inarrestabile. Tuttavia, la storia ha preso una svolta inattesa. McLaren, un team che negli ultimi anni è stato protagonista di una rinascita, ha trovato improvvisamente una marcia in più, tanto da superare Red Bull nella classifica costruttori dopo la vittoria di Oscar Piastri a Baku. Ma questo salto di qualità ha scatenato polemiche, con molti rivali che hanno puntato il dito contro le soluzioni tecniche della MCL38, in particolare le ali flessibili.

Le ali flessibili della McLaren: colpo di genio o imbroglio?

Le critiche non si sono fatte attendere: le ali anteriori e posteriori della McLaren, secondo diversi team, sfruttano un’area grigia del regolamento. L’ala anteriore si flette sotto il carico aerodinamico, modificando il flusso d’aria in modo da ottimizzare la velocità e la stabilità. Nonostante le proteste, la FIA ha esaminato questa soluzione e l’ha giudicata legale, invitando persino gli altri team a prenderne ispirazione (salvo budget cap). Ma è la soluzione posteriore che ha sollevato più sospetti: già a medio carico, i lembi dell’ala si aprono leggermente, creando un effetto simile a quello del DRS e garantendo un notevole vantaggio in termini di velocità sul rettilineo.

Dunque, la McLaren ha davvero barato? Sì e fa benissimo!

Leggere il regolamento è la chiave del successo

Sfruttare le aree grigie del regolamento non è una novità in Formula 1. Da sempre, i migliori ingegneri sono coloro che riescono a leggere tra le righe delle normative tecniche e trovare soluzioni che possano dare un vantaggio competitivo. E questo è esattamente ciò che McLaren ha fatto. Nell’era delle regole sempre più restrittive, che spesso penalizzano l’innovazione, il team di Woking ha dato vita a un guizzo di genialità, ricordando a tutti che la Formula 1 non è solo una gara di velocità, ma anche una competizione di ingegno e creatività.

L’innovazione è il core business della Formula 1

Guardando alla storia della F1, chi ha osato di più ha spesso raccolto i frutti. Dall’effetto suolo della Lotus negli anni ’70 al doppio diffusore della Brawn GP nel 2009, la lista di soluzioni tecniche rivoluzionarie è lunga. Oggi, viviamo in un’epoca di regolamenti FIA sempre più severi, che spesso soffocano l’innovazione. Il campionato rischia di diventare prevedibile e noioso, con i team che temono di osare per evitare penalità. McLaren, invece, ha saputo riportare un po’ di quel fascino pionieristico che ha reso la F1 la regina delle competizioni motoristiche.

Barare è una cosa bella

Ma, tornando alla questione del “barare”, possiamo fare un interessante parallelo con il mondo del ciclismo. Qui il doping è una piaga ben nota, con atleti che cercano costantemente di aggirare le regole per ottenere un vantaggio fisico. Basta pensare a Lance Armstrong, il ciclista che ha vinto sette Tour de France, solo per vederli revocati dopo essere stato travolto dallo scandalo del doping. La differenza, però, sta nel fatto che il doping nel ciclismo è una pratica clandestina e pericolosa per la salute degli atleti, mentre in F1 si gioca sul terreno della creatività ingegneristica, e il confine tra legale e illegale è definito dal regolamento stesso.

La McLaren non ha introdotto sostanze vietate o manipolato segretamente le prestazioni della vettura. Ha semplicemente sfruttato al massimo le possibilità offerte dal regolamento. E questa è esattamente la definizione di “spirito della F1”. Se oggi la MCL38 è la vettura migliore in griglia, è merito degli ingegneri di Woking, che hanno saputo innovare là dove altri hanno fallito. Anzi, la reazione degli altri team è quasi sintomatica di una crisi d’inventiva: perché protestare contro McLaren quando si potrebbe tentare di copiarla?

In conclusione, McLaren non sta barando, sta facendo esattamente quello che ogni team dovrebbe fare: interpretare il regolamento, trovare soluzioni innovative e sfruttarle per vincere. E se questo significa che Red Bull e gli altri devono rincorrere, ben venga. Questo è il bello della Formula 1.

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