McLaren a Baku col dubbio: varranno ancora le “papaya rules”?

Lando Norris ha riferito che il suo team sta operando al meglio. Segno che la McLaren sta per congelare le "papaya rules"?

Nel giorno in cui è arrivata la formalizzazione dell’accordo tra Adrian Newey e Aston Martin, cosa ormai chiara da diversi mesi nonostante le strenue difese di alcuni soggetti rimasti affezionati all’idea che avevano postulato sin dai primi di maggio, risulta difficile parlare d’altro. Tuttavia, il ruolo dell’informatore ci impone di riferire ciò che accade in tutto l’orizzonte della Formula 1.

Forse qualcuno l’ha dimenticato, preso dall’euforia di stamattina, ma domenica si corre in Azerbaijan. Già dopodomani sarà tempo di verifiche, e venerdì i motori torneranno a rombare per il primo turno di prove libere che, come sempre, potrete seguire con il nostro servizio Formulacritica Live timing.

I temi di interesse sono i soliti: Red Bull riuscirà a mantenere la testa della classifica costruttori con una McLaren così arrembante? E Ferrari, sarà in grado di confermarsi dopo la straordinaria vittoria ottenuta da Charles Leclerc a Monza, grazie a una gestione gomme fuori dal comune?

La lotta al vertice, in cui dobbiamo includere anche la Rossa, vede in questo momento la McLaren avere lo slancio migliore. Il team di Woking ha sicuramente capitalizzato meno rispetto al potenziale espresso dalla MCL38. Errori strategici e qualche leggerezza in gara, soprattutto da parte di Lando Norris, tengono ancora a galla i campioni del mondo, che però si sentono ormai braccati.

McLaren Papaye Rules
Andrea Stella tra i suoi piloti: Lando Norris e Oscar Piastri – McLaren F1

McLaren: le papaya rules frenano lo slancio di Lando Norris

Molto si è discusso in questi giorni delle famose “papaya rules“, quell’insieme di regole d’ingaggio che di fatto stanno permettendo a Norris e Piastri di lottare senza considerare troppo la corsa per il titolo piloti. Molti, noi compresi, si sono chiesti se non fosse il caso di rivedere queste norme, mettendo il pilota di Bristol al centro del discorso tecnico-sportivo per supportarlo nella lotta al titolo piloti, dato che quello costruttori, onestamente, sembra quasi una formalità visti i problemi che affliggono la Red Bull, come sottolineato anche da Chris Horner.

Lando Norris, tuttavia, non si sente “tradito” dal suo team per non aver ricevuto un trattamento di favore nel duello interno con Piastri, che a Monza si è dimostrato piuttosto sfrontato e irriverente. Alla Roggia, non ha infatti esitato a superare il compagno di squadra, involandosi verso un secondo posto che sarebbe stata una vittoria, se non fosse arrivato l’oste Leclerc a presentare il conto.

Nell’approccio all’evento dell’Azerbaijan, Norris è apparso rilassato, spiegando ai canali del proprio team quanto sia stato positivo raggiungere uno score di 12 piazzamenti a podio consecutivi. Il pilota di Bristol ha dichiarato di aver fatto, insieme ai suoi ingegneri, una profonda analisi delle prestazioni di Monza, trovando il modo di migliorare, non solo in termini di guida, ma anche nella gestione della gara col team.

Per questo motivo, Lando ha espresso piena fiducia nei suoi, affermando di essere più determinato che mai a competere sia nel campionato costruttori che in quello piloti. Considerazioni ottimistiche, certo, ma che devono essere tradotte in pratica, cercando di non perdere posizioni in griglia di partenza visto che, in 16 gare, Norris non è mai riuscito a migliorare quanto fatto al sabato. Di questo passo, con un cannibale come Max Verstappen, il titolo piloti rischia di diventare irraggiungibile.

Al di là dei soliti commenti pre-gara, bisogna capire se le discussioni interne al team hanno finalmente portato, almeno temporaneamente, a rivedere le regole che permettono la piena libertà di battagliare in pista. È chiaro che Norris sta soffrendo psicologicamente questa situazione, e forse il supporto totale del team alla sua causa potrebbe essere la chiave per sbloccare prestazioni più solide.

Non ci resta che attendere qualche giorno per capire se ci sarà un’inversione di tendenza, che deve essere immediata, perché il campionato volge ormai al termine.


Crediti foto: McLaren F1

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