McLaren ha raggiunto Red Bull? Calma! Questa potrebbe essere la risposta secca che arriva da Woking. Il team inglese ha svolto un ottimo lavoro e il pacchetto introdotto a Miami ha oggettivamente compresso le distanze dalla scuderia austriaca, ma parlare di aggancio al vertice è ancora prematuro nonostante la vittoria americana e il secondo posto a un soffio dalla cima di Lando Norris, a Imola.
Andrea Stella, dopo il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, non ha nascosto la soddisfazione. Ma contestualmente ha invitato alla cautela: in presenza di distacchi che vanno assottigliandosi, la tendenza delle ultime gare è questa, la McLaren sa di dover diventare perfetta in ogni aspetto del weekend.
Aver messo Oscar Piastri in condizione di ricevere una penalità è un dettaglio che ha pesato molto nell’economia della gara. Immaginate come poteva svilupparsi il gran premio con due vetture papaya a vedersela col solo Max: il vantaggio strategico sarebbe stato enorme.

McLaren: il punto di vista di Andrea Stella
“Ci assumiamo la responsabilità del fatto che Oscar non sia salito sul podio perché il motivo dell’impedimento è dipeso da noi, non ha a che fare con Oscar che ha commesso alcun errore, è stata una situazione creata dal team”, ha spiegato il dirigente italiano.
“L’esecuzione del fine settimana è sempre un fattore chiave. Ora che i margini sono così stretti, penso che le prime tre vetture in qualifica fossero entro un decimo o qualcosa del genere, le operazioni e il modo in cui guida la gara e gestisci le gomme possono diventare il fattori dominanti”.
“Penso che McLaren e Red Bull si equivalessero, ma altri fattori hanno fatto la differenza“. La pole position un po’ inaspettata dell’olandese ha giocato un ruolo fondamentale nel decidere l’esito della gara.
“Per noi è importante essere lì e bussare alla porta delle vittorie in un fine settimana in cui a un certo punto sembrava che la Ferrari avesse la macchina più veloce. È tutto molto molto variabile, quindi è importante che fossimo lì”.
“L’altra cosa che posso dire è che stare nell’aria sporca sembra giocare un fattore importante. Quindi avere la pole position, essere davanti alla prima curva ti dà l’aria libera per gestire le gomme in un certo modo e gestire il tuo ritmo. Da questo punto di vista, Max ha fatto un buon lavoro ottenendo la pole position ed essendo davanti alla prima curva“, ha osservato Stella.

In McLaren, quindi, oltre a progredire sul fronte tecnico stanno facendo di tutto per limitare certe debolezze che, come Imola, ha dimostrato producono un effetto amplificante enorme. Solo rasentando la perfezione sarà possibile cogliere le opportunità che la pista offre.
Crediti foto: McLaren