Max Verstappen ha un vantaggio strategico

L'introduzione di una nuova unità propulsiva concede a Verstappen la possibilità di far ruotare più elementi senza incorrere in nuove sanzioni. Un "piccolo" vantaggio in vista del finale di stagione

Col Gran Premio d’Olanda (QUI il programma completo) si apre la fase finale del Campionato del Mondo fi F1 2024. Da fine agosto all’otto dicembre si decideranno i destini di questa stagione, che per il momento è comandata dalla Red Bull nel Costruttori e da Max Verstappen nella classifica piloti.

Il distacco in punti che l’olandese ha accumulato sui rivali è abbastanza importante, ma gli ultimi Gran Premi hanno dimostrato che la Red Bull RB20 non riesce più a vincere. La vettura anglo-austriaca è a secco da ben cinque gare. A preoccupare non è solo questa frenata, ma anche il recupero tecnico che gli avversari sono stati in grado di realizzare.

Dieci gare – comprese tre Sprint – ancora da disputare offrono un bottino di punti molto grande e quindi non deve ritenersi assolutamente chiuso il discorso per l’alloro iridato. Ma Verstappen rispetto alla concorrenza può godere di un vantaggio importante.

Il tre volte campione del mondo Max Verstappen

Max Verstappen: problemi che si trasformano in opportunità

Ricordiamo che in Canada la vettura del campione del mondo in carica aveva avuto un problema all’ERS, cosa che poi aveva imposto il cambio di alcune parti del propulsore che erano risultate danneggiate. Provando a replicare la strategia dell’anno scorso, ossia introdurre un motore nuovo su una pista che favorisce i sorpassi come Spa-Francorchamps, gli ingegneri di Milton Keynes hanno introdotto una nuova parte endotermica del motore Honda facendo andare l’olandese in penalità.

La strategia ha pagato parzialmente perché non è stato possibile vincere come successo dodici mesi fa. Ma questa tattica, nel lungo periodo, può portare grossi benefici poiché Max potrebbe disputare le restanti dieci tappe  senza dover andare in penalità. Cosa che potrebbe invece accadere con gli avversari più diretti nella lotta al titolo.

Pilota ICE (4) Turbo (4) MGU-H (4) MGU-K (4) Batteria (2) Centralina

(2)

Scarico (8)
Max Verstappen 5 4 4 4 2 2 7
Sergio Perez 5 4 4 4 3 3 6
Lando Norris 3 3 3 3 2 2 3
Oscar Piastri 3 3 3 3 2 2 3
Charles Leclerc 3 3 4 3 2 2 4
Carlos Sainz 3 3 3 3 2 2 4
George Russell 3 3 3 3 1 1 3
Lewis Hamilton 3 3 3 3 1 1 3
Fernando Alonso 3 3 3 3 1 1 3
Lance Stroll 3 3 3 3 2 2 3
Yuki Tsunoda 5 5 5 5 3 3 6
Daniel Ricciardo 4 4 4 4 2 2 5
Nico Hulkenberg 3 3 3 3 2 2 4
Kevin Magnussen 3 3 3 3 2 2 4
Pierre Gasly 5 5 5 5 3 4 6
Esteban Ocon 4 4 4 4 2 2 6
Alesander Albon 4 4 4 4 3 3 3
Logan Sargeant 3 3 3 3 2 2 3
Zhou Guanyu 3 3 3 3 2 2 4
Valtteri Bottas 3 3 3 3 3 3 4

Se osserviamo la riga dei componenti usati da Lando Norris nella tabella in alto, vediamo che ha ancora un margine di sicurezza poiché non è arrivato alle quattro unità ICE (Internal Combustion Engine) né al quarto turbocompressore. Né ai quarti MGU-H e MGU-K. Questo significa che a breve il pilota di Bristol introdurrà la quarta unità, che però difficilmente riuscirà a fare tutte e dieci le gare.

Quindi dovranno rientrare in gioco i vecchi propulsori che, essendo vicini al limite del chilometraggio, saranno prestazionalmente meno validi. Questo perché i motori finora usati sono stati spremuti quasi fino alla fine del ciclo vitale. In questa situazione si trova anche Oscar Piastri, che sta emergendo negli ultimi Gran Premi, anche se forse il suo disavanzo in classifica è troppo grande per considerarlo un competitor per il campionato piloti.

I conducenti della Mercedes sono quelli apparentemente messi meglio di tutti, anche se né George RussellLewis Hamilton possono ambire a lottare per il titolo piloti. E forse nemmeno la Stella a Tre Punte può inserirsi nella lotta al costruttori, avendo accumulato nella fase iniziale del mondiale troppo ritardo. I ferraristi sono più o meno nella stessa situazione descritta per McLaren e Mercedes, col solo Charles Leclerc che è al limite con il moto generatore MGU-H.

La power unit Honda installata sulla Red Bull

La mossa della Red Bull di utilizzare una nuova unità di potenza in Belgio potrebbe quindi, alla lunga, avvantaggiare Verstappen che, sfruttando anche vecchi propulsori su piste che richiedono meno potenza, potrebbe arrivare fino in fondo senza dover scontare un’altra penalità. Un vantaggio importante quando le prestazioni delle varie monoposto sono così simili.

Oggi infatti retrocedere in griglia di partenza può rappresentare un gravissimo problema perché, a differenza di quanto visto nelle passate stagioni, è difficilissimo recuperare perché nessuna delle top car ha un passo così veloce da poter superare la concorrenza in pochi giri.

Anche con questi apparentemente piccoli dettagli che si vincono i campionati. In Red Bull, nonostante il momento di difficoltà, non hanno dimenticato cosa serve per ottenere il risultato grosso.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

Exit mobile version