Per Max Verstappen abbiamo finito gli aggettivi per descriverlo. Il campione olandese ha dimostrato una volta ancora perché sia il miglior pilota di questo primo lustro degli Anni Venti facendo apparire i suoi colleghi di categoria quasi dei dilettanti. Solo Russell e Sainz, circoscrivendo il campo d’osservazione al Gp d’Azerbaijan, sono sembrati piloti di pari livello, al talento di Hasselt.
La rimonta di Verstappen verso il titolo piloti (iniziata a Monza) dopo Baku sembra improbabile ma non impossibile. La McLaren MCL39, “l’astronave” come l’hanno definita addetti ai lavori più rinomati d’Italia comparandola alla Red Bull del 2023 (capace di vincere tutte le gare in calendario, tranne una), appena le temperature vengono a calare diventa una monoposto normale.
Lo si è visto nelle qualifiche delle 6 bandiere rosse, con il sole che tramontava e con il vento che sferzava la capitale dell’Azerbaijan. Il leader del mondiale Piastri nelle barriere, che ci tornerà il giorno dopo in gara e Norris, che si classifica 7° su 8 partecipanti nel Q3. E Max Verstappen in pole, con una maestria tale da far sembrare il giro un gioco da ragazzi.
Il talento della Red Bull ha condotto la gara che ha imbarazzato i suoi avversari, conquistando addirittura il suo sesto Grand Chelem, in ex æquo con Lewis Hamilton: ha ottenuto la pole, ha percorso in testa tutti i giri della gara ed il giro più veloce.

Una rimonta di Max Verstappen è possibile?
La rimonta di Verstappen su Piastri è già diventata virale sui social. Sono iniziati i primi calcoli per vederlo in testa alla classifica dopo Abu Dhabi. Il campione olandese dovrebbe vincere tutte le gare e le tre Sprint Race rimanenti e sperare in un nuovo 0 del pilota australiano della McLaren. Questo conteggio non include i risultati di Norris, che ieri ha rosicchiato 6 punti sul compagno di team, portandosi a -25 dalla vetta della classifica.
Sappiamo fin troppo bene quanto appassionati ed addetti ai lavori, ma soprattutto F1 e Liberty Media, spingeranno la narrazione dell’”uomo contro la macchina”, nata principalmente in Italia, visto che la rivalità tra Norris e Piastri ha regalato poche emozioni e Verstappen potrebbe fare da terzo incomodo ed approfittarne agitando un campionato che sembrava defunto.
Tornando alla realtà, la MCL39 soffre il freddo, e l’unica gara che si terrà in condizioni gelide, con ogni probabilità, sarà quella di Las Vegas, tra due mesi esatti. Per il resto, la monoposto di Woking, dovrebbe tornare ai suoi livelli già al prossimo Gran Premio di Singapore, rendendo quanto meno ardua la rimonta di Max Verstappen.
Ma quella di ieri è una gara che rimarrà negli annali della Formula1, con un olandese che ha dominato gli elementi naturali caratteristici dell’Azerbaijan: la terra, con un asfalto reso insidioso dal freddo, il vento che dal Mar Caspio si è abbattuto su Baku, e il fuoco dei motori. Quello di un pilota programmato per la vittoria e per il motorsport più con le cattive che con le buone. Solo una settimana fa, Max ha gareggiato al Nürburgring, sullo storico tracciato del Nordschleife e ci ritornerà in questo weekend, prima di provare l’impossibile: la conquista del suo quinto titolo consecutivo.
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Crediti Foto: F1, Profilo X/Twitter del Nürburgring