Max Verstappen – Mercedes. Il Gran Premio di Spagna è ben che finito e tanti sono stati i protagonisti del weekend di Barcellona. Tra questi sicuramente Oscar Piastri, che ha portato a casa la quinta vittoria stagionale e – perché no – Ferrari, che si ritrova in seconda posizione nel campionato costruttori, anche se più per fortuna che per merito.
Ma non è tutto, anche perché c’è un terzetto che ha fatto e continua a far parlare di sé. I primi due sono George Russell e Max Verstappen per motivi sicuramente ben noti. Tanti sono stati e sono ancora gli addetti ai lavori ed appassionati che discutono su chi tra i due abbia ragione.
E poi c’è Toto Wolff, che sta facendo parlare di sé più per motivi che esulano dal mondo delle corse, attirando l’attenzione di tassisti romani e napoletani a seguito di una dichiarazione post gara infelice nei loro confronti.
Un trio che per motivi di mercato, o fanta mercato, è stato accomunato diverse volte in Formula 1. È noto che l’attuale Team Principal della Mercedes faccia la corte a Verstappen da parecchio tempo e ora che Lewis Hamilton è in Ferrari, ha ancora più strada libera.

Perché Wolff vuole Max Verstappen nonostante la coppia Russell–Antonelli
Nell’ultimo periodo, Wolff pare essere tornato a fare pressing sul quattro volte campione del mondo, cercando di portarlo nella sua squadra. Se a questo aggiungiamo la famosa clausola di Max con Red Bull, la combo sembrerebbe perfetta.
Le domande che sorgono sono diverse. Perché voler a tutti costi Verstappen quando ormai si ha una coppia piloti solida? Da un lato c’è Russell, che rappresenta la costanza, l’esperienza, l’uomo di punta su cui l’intera squadra può contare.
Dall’altro lato del box, c’è il novellino, il giovane rookie italiano – Andrea Kimi Antonelli – su cui lo stesso Wolff ha investito molto, tanto da volerlo al volante della W16. Un pilota che si vuole far crescere, renderlo perfetto e portarlo un giorno alla vittoria.
Una coppia lineare, forte, in cui l’esperienza viene messa al servizio della crescita. E allora perché voler il #1 Red Bull? Parliamoci chiaro: Russell non è Verstappen. Attenzione, non si sta dicendo che non sia un pilota valido o che non sia talentuoso, ma è innegabile che l’olandese ci ha abituato ad abilità impressionanti.
In più, Mercedes negli ultimi anni non ha realizzato una vettura perfetta, per niente appetibile per il calibro di un quattro volte campione del mondo, costantemente alla ricerca della perfezione. Ciò che si cerca, probabilmente, è un pilota che riesca a spingere la monoposto oltre i suoi limiti, nome che nella griglia attuale risiede in un solo pilota: Max Verstappen.

Max Verstappen in Mercedes? Uno scenario che cambierebbe gli equilibri interni
Lo notiamo ancora di più nella stagione in corso, anno in cui la RB21 non è il riferimento in pista, lasciando il posto a McLaren e giocandosi il secondo posto con Ferrari e Mercedes. Max è stato autore di magie incredibili, vincendo gare come quella di Suzuka e Imola con giri pole da brividi.
Tra le altre motivazione, potrebbe esserci la volontà di replicare i successi realizzati con Hamilton negli anni d’oro, tra il 2014 ed il 2020. Oppure, che Wolff & company abbiano messo su un progetto promettente per il 2026, tale da poter essere sicuri di convincere il pilota olandese.
Motivazioni che non trovano fondamenta se non nella fantasia, ma che lasciano spazio ad un altro interrogativo: chi, eventualmente, tra i due piloti attuali Mercedes lascerebbe il sedile? Approfondiamo.
Potremmo rispondere Kimi Antonelli, affinché Mercedes possa beneficiare della massima esperienza possibile. Il team avrebbe due piloti di altissimo livello, con i quali sviluppare la monoposto e formare una coppia forte, più di Norris – Piastri e Leclerc – Hamilton.
L’unico potenziale grattacapo per il team di Brackley, se così si può definire, potrebbe essere la gestione di una nuova coppia di conducente che, con una monoposto perfetta come la MCL39, rischierebbe di rievocare le dinamiche già viste ai tempi di Hamilton e Rosberg. Uno scenario affascinante per lo spettacolo, ma decisamente più complesso per tecnici e meccanici.
Ma a lasciare sarebbe, inevitabilmente, George Russell. Che senso avrebbe investire e volere fortemente Antonelli in squadra, concedendogli l’opportunità di crescere in una stagione di transizione, per poi farlo fuori? Dovrebbe solo non convincere totalmente con le sue prestazioni, cosa che attualmente sta facendo, salvo errori di gioventù.
Se arriva Max Verstappen, dove va Russell? Le ipotesi di mercato
Dove andrebbe Russell sarebbe un altro discorso. Verrebbe da dire Red Bull, ma sarà che negli anni ci siamo abituati a l’assonanza Red Bull – Verstappen, l’inglese non è propriamente un pilota in linea con la squadra austriaca. Chi lo sarebbe, invece, è Piastri, con il suo temperamento freddo un po’ alla Max.
In quel caso Russell andrebbe in McLaren accanto a Norris? Scenario interessante. Ma bando alle ciance, Russell è intervenuto durante il weekend spagnolo dicendosi favorevole all’arrivo di Max in squadra.
“Le voci su Verstappen una mancanza di rispetto? Assolutamente no” – ha dichiarato George Russell giovedì ai media. “In Formula 1 ci sono solo due sedili per squadra. Ho già detto che sarei felice di avere Max come compagno. Perché una squadra non dovrebbe volerlo? Se fossi nei panni di Toto Wolff e avessi due posti da riempire, sceglierei me stesso e Verstappen. Se Max fosse disponibile per il 2026, sarebbe la prima scelta per qualsiasi team“.
Come andrà a finire, arriverà o no Max Verstappen in Mercedes? Ciò che è certo e che se dovesse accadere, darebbe vita ad un effetto a catena di mercato non indifferente.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Formula 1