Il weekend della Nürburgring Endurance Series ha consegnato un nuovo capitolo alla carriera di Max Verstappen. Il quattro volte campione del mondo di Formula 1, sempre più attratto dalle sfide oltre il Circus, che sia pista vera o simulatore, si è imposto insieme a Chris Lulham al volante di una Ferrari 296 GT3, confermando ancora una volta la sua poliedricità in pista: leggi qui.

Helmut Marko, storico super consulente della Red Bull da sempre vicino all’olandese, non ha nascosto l’entusiasmo per la prestazione del suo pilota, definendola “impressionante” e sottolineando quanto resti un esempio di dedizione assoluta al motorsport. Il dirigente austriaco, nel suo stile senza filtri, ha approfittato dell’occasione per lanciare anche una stoccata a chi, lontano dai Gran Premi, preferisce dedicarsi a passerelle mondane piuttosto che a cimentarsi su tracciati estremi come il Nordschleife. Un riferimento che sembra indirizzato a chi, come Lewis Hamilton, preferisce le passerelle del Met Gala ad altre attività corsaiole.
La parentesi Endurance di Verstappen non è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Già a metà maggio, con lo pseudonimo di Franz Hermann, l’alfiere Red Bull (team che asseconda le spinte dell’olandese) aveva preso parte a una sessione di test collettivi sul leggendario tracciato tedesco. Poi, in due fine settimana senza Formula 1, ha affrontato prima una Porsche GT4 e infine la Ferrari che lo ha portato al successo nella NLS, guadagnandosi consensi unanimi nel paddock.

Marko ha confermato inoltre che Verstappen riceverà il via libera per partecipare alla 24 Ore del Nürburgring nel 2026, aprendo così la prospettiva di una sfida ancora più impegnativa per l’olandese. “È un segnale fortissimo – ha dichiarato – vedere quanto Max sia immerso nelle corse. Altri cercano palcoscenici diversi, lui preferisce il circuito più difficile al mondo“.
Anche tra i colleghi non sono mancati i riconoscimenti. Lando Norris, pur lodando la scelta del rivale, ha evidenziato come la situazione del campione Red Bull sia più agevole rispetto alla sua o a quella di Oscar Piastri. “Rispetto Max per ciò che sta facendo, ma ha più margine rispetto a noi. Quando si lotta per un titolo mondiale certe attività diventano complicate da gestire“, ha osservato il pilota McLaren, sottolineando la differenza di pressione tra chi difende il vertice e chi può permettersi un calendario più variegato.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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