Dopo aver raggiunto un traguardo importante, come può essere il Mondiale Piloti, non è affatto semplice ripetersi pure negli anni successivi. I grandi campioni dello sport hanno sempre riconosciuto che arrivare al top richiede un determinato tipo di lavoro, ma rimanerci può rivelarsi veramente difficile. Infatti, alcuni atleti, dopo aver ottenuto un risultato importante, si sono adagiati sugli allori. Solo l’ossessione per la vittoria può riuscire a darti quello stimolo in più necessario se si vuole rimanere al vertice.
Proprio di questo Max Verstappen, uno che ha vinto quattro Mondiali di fila, ha parlato ai canali ufficiali della F1. In effetti, dopo la dura battaglia del 2021 contro Lewis Hamilton, che ha richiesto un grande sforzo a livello mentale (vedasi Nico Rosberg che ha lasciato la categoria l’anno successivo al suo primo Mondiale), il nativo di Hasselt è riuscito a ripetersi per altri tre anni di fila.
Dopo il dominio del 2023, molti addetti ritenevano che il quarto Titolo iridato consecutivo potesse essere a rischio, dato che nell’ultima stagione disputata abbiamo assistito all’exploit di una McLaren capace di riportare a Woking un Mondiale Costruttori che mancava dal 1998. In particolare, dopo il lungo digiuno durato dal Gp di Barcellona fino al Gp di Interlagos, tutti noi abbiamo cominciato a calcolare i punti di distacco tra l’olandese e Lando Norris.
Tuttavia, grazie proprio all’ossessione per la vittoria, e all’esperienza che è mancata al rivale in alcuni momenti, il pilota Red Bull è riuscito a portarsi a casa il quarto Mondiale. Se la macchina ad un certo punto è mancata, Max, invece, è stato sempre presente, ed è riuscito a gestire il gap da Norris.
La dura battaglia di Max Verstappen contro Lando Norris
Nel periodo di digiuno dalle vittorie di Verstappen, evento che ha fatto notizia visto che negli ultimi anni siamo stati abituati ad ascoltare l’inno olandese praticamente quasi ogni weekend, il quattro volte campione iridato ha gestito il suo vantaggio sugli inseguitori, in particolare da Norris, il primo tra questi. Ecco che allora i due hanno cominciato a battagliare, a volte in modo duro.

È sembrato evidente a tutti che l’olandese ormai gareggiasse per mettersi davanti al britannico e impedirgli, quindi, di vincere le gare. Un esempio è Austin, in cui il pilota McLaren è caduto nel tranello di Verstappen, arrivando persino a prendere 5 secondi di penalità. O ancora, in Messico, in cui è stato il driver Red Bull, invece, a ricevere una corposa penalità di venti secondi.
Secondo quanto ha affermato il classe ’97, tutto quello che abbiamo visto in pista è stato calcolato da Max. L’olandese ha avuto tutto sotto controllo, sapeva quello che faceva: il suo unico obiettivo è stato sempre di vincere.
Max Verstappen: “Detesto perdere. Farò tutto il possibile per vincere”
Senza mezzi termini, Max ha dichiarato il suo obiettivo. Il nativo di Hasselt non corre per partecipare, bensì per vincere. Ogni weekend pretende dalla squadra il giusto mindset da vincenti, e soprattutto vuole che di anno in anno tutto il team migliori. Questa è la mentalità che ha permesso a Verstappen di battere record e di entrare negli annali della Formula 1.
“Ci sono state delle gare difficili, di difesa e dei momenti di incertezza, ma so quello che faccio, controllo perfettamente quello che faccio”, esordisce l’alfiere Red Bull. “A volte, ovviamente, ho un’idea in testa. Ho un buon controllo su quello che faccio in pista. A volte è necessario. Farò tutto il possibile per vincere perché detesto perdere”.

“Riconosco quando qualcuno fa un lavoro migliore – continua Verstappen – ma non è comunque bello perdere. È il fattore dominante, dobbiamo essere i migliori. Anche dopo aver dominato nel 2023, volevamo essere ancora più competitivi”, afferma il pilota Red Bull.
Adesso Max guarda al quinto titolo, ma, il team di Milton Keynes deve necessariamente migliorare i problemi di bilanciamento che hanno attanagliato la RB20 nell’ultima stagione andata in porto, perché altrimenti diventa impossibile lottare per le vittorie, nemmeno la sua fame potrebbe questa volta garantirgli il successo finale.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing