Nel mondo della Formula 1, la costanza è forse la qualità più rara. Cambiano le vetture, gli equilibri in pista, le dinamiche interne ai team. Eppure c’è un punto fisso nel caos delle stagioni recenti: Max Verstappen continua a vincere. Ma la vera notizia, oggi, non è tanto il numero di successi che continua ad accumulare, quanto lo stato mentale in cui li ottiene.
La stagione 2024 di Max Verstappen
Il 2024 si è rivelato una stagione meno lineare e più sfidante rispetto alla precedente. Se nel 2023 Max sembrava gareggiare in una categoria a parte, nel 2024 le cose sono cambiate. La Red Bull ha mantenuto una buona base tecnica, ma ha mostrato segnali di cedimento nella seconda metà della stagione. Nessun tracollo, certo, ma la supremazia schiacciante che aveva caratterizzato l’anno precedente ha iniziato a scricchiolare.
In più, l’assenza di un vero compagno di squadra ha pesato. Sergio Perez, di fatto, ha lasciato Verstappen solo nella battaglia contro i rivali. Una solitudine tecnica e strategica che avrebbe potuto incrinare anche i campioni più determinati. Ma non Max.
Max Verstappen è mentalmente più forte che mai?
La risposta, oggi, sembra chiara: sì. Anzi, forse non è mai stato così lucido, spietato e determinato. La vittoria in Giappone, a Suzuka, ne è la prova più recente. Una pole position conquistata con autorità, un passo gara inavvicinabile e una gestione perfetta dall’inizio alla fine. Ma ciò che ha colpito di più non è stato solo il dominio tecnico.
L’esultanza di Verstappen dopo il traguardo, il suo modo di parlare ai microfoni, l’energia che trasmetteva: tutto lasciava intendere che, più che una semplice vittoria, quella di Suzuka è stata una liberazione, una conferma personale. Una dimostrazione al mondo che, anche senza il miglior mezzo, Max è capace di fare la differenza. Non solo un pilota veloce, ma un campione totale.
Come incide la nuova formazione Red Bull sulla stagione 2025?
Il 2025 si è aperto con nuove incognite. Dopo appena due Gran Premi, Liam Lawson è stato retrocesso in VCARB, dimostrando di non essere pronto per il grande salto. Al suo posto è arrivato Yuki Tsunoda, catapultato in prima squadra in condizioni tutt’altro che ideali.
Tsunoda, al debutto in Giappone con Red Bull, ha mostrato entusiasmo ma non ha ancora le carte in regola per supportare Verstappen in modo concreto. Questo significa che Max è, ancora una volta, il punto fermo solitario della squadra. Eppure, invece di vacillare, sembra esaltarsi. Come se, privato delle certezze tecniche e strategiche, trovasse nuova linfa in una condizione di sfida pura.
È questa la versione più pericolosa di Max Verstappen?
Probabilmente sì. Max ha mostrato di saper vincere quando tutto funziona alla perfezione. Ma ora sta dimostrando qualcosa di ancora più raro: il Model Year 2025 di Max Verstappen sa vincere anche quando le condizioni non sono ideali. E lo fa con una forza mentale che sembra crescere proporzionalmente agli ostacoli che incontra.
Anche quando risulta arrogante dimostra una consapevolezza piena di ciò che fa, quasi matura. Non si limita a dominare, si prende il peso della squadra sulle spalle, accetta la pressione e la trasforma in energia competitiva. Il risultato? Un avversario mentalmente devastante, capace di entrare in pista con la stessa fame del primo giorno, ma con la lucidità del campione che ha già visto e vinto tutto.